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Il genere Phaseolus è di fondazione linneana; il famoso botanico svedese adottò variandola leggermente, la denominazione molto simile che per secoli accompagnò questa preziosa "papilionacea" Infatti, dalla radice greca "phasilios" e da quella latina "phaselus" oppure "faselus" venne coniato il nome generico che ancora oggi viene usato. La storia della coltivazione dei fagioli si perde nella notte dei tempi; vi è un accenno preciso nelle Georgiche di Virgilio. Con lo scorrere dei secoli si ascrissero al genere molte specie e varietà, man mano che venivano scoperte o ottenute dagli ibridatori. Oggi le varietà di coltivazione di fagioli in tutto il mondo sono numerosissime. Ed ormai i grandi produttori sono orientati verso coltivazioni di grande reddito e di sicuro mercato. L'industria alimentare si è specificata nel coltivare fagioli per la produzione destinata allo scatolamento. In quanto questo prodotto deve avere particolari requisiti.
Il fagiolo comune è la specie tipica dalla quale sono derivate moltissime varietà orticole. I fagioli sono originari dell’America e sono stati introdotti in Europa ad opera degli spagnoli. I fagioli sono piante tipiche di regioni con clima abbastanza caldo, hanno trovato in Italia un habitat molto favorevole in alcune regioni. Per coltivare i fagioli si può partire dalla germinazione dei semi. Occorre una temperatura minima, affinché ciò avvenga, di 10 gradi sopra lo zero. Di solito si effettua tra maggio e giugno. Coltivare fagioli vuol dire anzitutto interrare il seme in solchi profondi poco più di 2 centimetri, in modo uniforme, lungo le file, oppure in postarelle, dove si collocano 3-4 semi, distanti 30-40 centimetri per le varietà nane e 60-80 centimetri per quelle rampicanti che, saranno dotate di adeguati paletti di sostegno.
I fagioli richiedono terreno sciolto e fertile, abbastanza fresco. Non conviene concimare .direttamente questa coltura con stallatico, perché i migliori risultati si ottengono in terreni in cui questo concime organico sia stato somministrato alla coltura precedente. Per coltivare i fagioli servono terreni ben drenati, quindi permeabili, dove lo sgrondo dell’acqua piovana o degli annaffi sia regolare e rapido. Nei terreni calcarei si otterranno fagioli duri, di coltura difficile. La somministrazione del fertilizzante durante il ciclo vegetativo apporterà fosforo e potassio alle piante. Nel coltivare i fagioli bisogna tener presente che le piante vanno innaffiate con assiduità. I fagioli, quindi, vanno innaffiati soprattutto durante i mesi di maggiore siccità, in particolare nei mesi di luglio e agosto.
I fiori dei fagioli sono per lo più a fecondazione autogama, ermafroditi, e si presentano raccolti in racemi forniti di brattee. Il colore dei fiori dei fagioli varia dal bianco al lilla, dal giallo al rosso, a seconda della specie. Facili da coltivare i fagioli hanno dei fiori a calice, sopra cui si apre la corolla a cinque petali. Di norma il fagiolo è autogamo e sovente la autoimpollinazione può avvenire ancor prima che il fiore sbocci. E’ assai poco frequente, tuttavia, non si può escludere, la possibilità di fecondazione incrociata ad opera di insetti pronubi. Coltivare fagioli significa coltivare un legume dalle notevoli qualità terapeutiche . I fagioli contengono vitamina A, C,E,B. I fagioli secchi contengono speciali sostanze che rigenerano il tenore dei globuli bianchi del sangue. Le proprietà generiche del fagiolo sono ad azione depurativa, diuretica, stimolante e tonica.