Coltivare finocchi

Creato il 15 dicembre 2014 da Giardinaggio @Giardinaggionet

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Caratteristiche della pianta di finocchio


Il finocchio (Foeniculum vulgare), pianta erbacea mediterranea della famiglia botanica delle Apiaceae, è un ortaggio molto apprezzato in ogni mese dell'anno. È caratterizzato da una specie di bulbo carnoso bianco o verde chiaro, detto grumolo, formato da guaine fogliari che si avviluppano l'una all'altra. È preferibile coltivare finocchi in inverno mentre la coltivazione primaverile, che porta al raccolto estivo, è consigliata solo se si dispone di una serra, per mantenere costante la temperatura. Di solito si comincia la produzione ad agosto-settembre per consumare il finocchio in autunno-inverno. Nel nostro Paese la pianta è coltivata in particolare al centro ed al sud poiché necessita di temperature non troppo fredde durante la fase vegetativa. Per la coltivazione nel Centro-Nord è indicato il finocchio nostrale mentre al Sud è più adatto il grosso d'Italia.

Semina e messa a dimora del finocchio


La semina si effettua in un semenzaio. I semi di finocchio sono abbastanza grandi e bisogna tracciare solchi di una certa profondità. Tra le file si lasceranno diversi centimetri di distanza per consentire lo sviluppo della piantina. Nel Meridione si semina ad agosto mentre nel Settentrione a gennaio-febbraio. Se non si dispone di un semenzaio e di abbastanza spazio, si possono comprare delle piantine già pronte per il trapianto in terra. Dopo circa un mese e mezzo dalla semina si esegue la messa a dimora, ad una certa profondità. Le piccole piante dovranno aver raggiunto l'altezza di 10 cm prima di questa operazione. Nelle regioni del Sud il trapianto si effettua ad ottobre e nel Nord verso marzo-aprile. Il terreno dovrà essere ben drenante, per evitare dannosi ristagni idrici, friabile, privo di materiale di scarto e arricchito da concime.


Come coltivare finocchi con le tecniche corrette


La coltivazione del finocchio, posizionato in un punto esposto al sole diretto, prevede un minimo di 3 o 4 concimazioni a base di azoto, con annaffiature regolari ma non eccessive, effettuate con il metodo a pioggia, ad aspersione, che dà risultati migliori e non provoca stress idrico che produce dei grumoli di bassa qualità, fibrosi e duri. Occorre proteggere la pianta dalle gelate perché il freddo intenso le provoca grande sofferenza. Una volta a settimana è opportuno rimuovere manualmente le infestanti. Per il finocchio sono favorevoli le consociazioni con Alliacee come aglio, cipolla e porro, oltre a lattuga, piselli e cicoria. Bisogna inoltre evitare la rotazione colturale con fagioli, cavoli e pomodori. È possibile coltivare il finocchio anche in vaso, preferibilmente in contenitori larghi e profondi 30 cm, disponendo le piante in gruppo. L'utilizzo di vaschette lunghe permette invece di avere una coltura in file.


Coltivare finocchi: Imbianchimento e raccolta del finocchio

Coltivare finocchi comprende anche la tecnica dell'imbianchimento che consiste nell'accentuare il tipico colore bianco dei grumoli. Questo viene ottenuto grazie alla rincalzatura, effettuata 2 settimane prima della raccolta o anche regolarmente durante la crescita. L'operazione prevede di coprire con la terra la pianta, che naturalmente ha la tendenza ad emergere dal suolo. Il grumolo sarà così coperto dai raggi solari e resterà bianco. Inoltre la tecnica produrrà un finocchio più tenero e dolce e lo proteggerà dal freddo. La raccolta avviene 3-4 mesi dopo la semina, in inverno nel Sud Italia ed in estate al Nord, con i grumoli grandi e compatti. Dopo averne valutato le dimensioni, l'operazione si può effettuare manualmente oppure con una vanga, facendo molta attenzione a non danneggiare il grumolo.



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