Per coltivare meloni è necessario preparare il terreno prima della semina. Inoltre occorre che vi sia una costante illuminazione solare. Il terreno ideale è di tipo drenante perché la pianta del melone teme i ristagni d'acqua. Un mese prima della semina il terreno deve essere liberato dalle erbe infestanti e successivamente concimato con un prodotto stallatico facilmente reperibile nei centri dedicati alla cura degli orti e dei giardini. La semina dei meloni avviene nel mese di marzo, si procede con la messa a dimora nei semenzai e quando le piantine germogliano devono essere trapiantate nel terreno a circa 60 centimetri di distanza e hanno bisogno di molto spazio, per questo non possono essere coltivate in vaso. La temperatura ideale per lo sviluppo è di 15 gradi. Le piantine che sviluppandosi appaiono più fragili devono essere eliminate per evitare che assorbano troppe sostanze nutritive e che possano influenzare anche la crescita di quelle più forti e rigogliose.
Le piantine di melone necessitano di molta acqua, e durante le operazioni di innaffiatura bisogna bagnare solo il terreno vicino alle radici, mai le foglie e le piante. Per questo motivo è consigliato realizzare un piccolo impianto di irrigazione. Durante la crescita non c'è bisogno di utilizzare dei fertilizzanti, la concimazione effettuata prima della semina arricchisce il terreno di quelle sostanze utili per il corretto sviluppo della pianta di melone. Quando i meloni saranno quasi maturi le operazioni di innaffiatura devono diventare sempre più rade in modo che il frutto diventi molto dolce e succoso. Durante la crescita dei meloni si deve fare la cimatura che consiste in un taglio obliquo all'altezza della quarta foglia che permetto lo sviluppo di due rami laterali e quindi la nascita di nuovi frutti.
I frutti della pianta di melone si raccolgono nei mesi caldi. Generalmente si inizia vero la fine del mese di giugno e si prosegue sino a settembre. Per verificare se il frutto è giunto a maturazione esistono due metodi. Il primo riguarda l'aspetto della buccia, e in particolare la conformazione a reticolo e il colore. Il secondo invece si avvale del tatto, se premendo delicatamente con il dito sulla buccia avvertiamo una leggera sensazione di morbidezza, il frutto è pronto per essere raccolto e consumato. Per raccogliere i frutti della pianta di melone si deve praticare un taglio netto sul ramo superiore e successivamente eliminare il peduncolo. I meloni dopo la raccolta devono essere conservati in un luogo fresco e asciutto per evitare che il caldo li faccia marcire nel giro di pochi giorni.
La pianta del melone è molto più delicata di quanto si possa immaginare. I ristagni d'acqua sono nocivi perché si sviluppano delle muffe che con il tempo possono far marcire le radici, e la pianta può seccare nel giro di pochissimi giorni. Inoltre possono svilupparsi dei funghi dannosi che si nutrono delle sostanze necessarie al corretto sviluppo. La pianta di melone soffre degli attacchi di insetti e parassiti. I nemici delle piante di melone sono le coccinelle che sono molto ghiotte delle loro foglie, i ragnetti rossi e gli afidi. Durante la coltivazione bisogna effettuare quotidianamente dei controlli sulle piante per essere pronti ad intervenire. Gli insetticidi possono essere acquistati presso i centri specializzati. Quelli di ultima generazione non contengono sostanze dannose per l'uomo, ma in caso si utilizzino prima della raccolta, è necessario attendere almeno un mese prima di consumare i meloni e di lavare accuratamente la sua scorza.