Coltivare pomodori
Il pomodoro ha grande importanza, oltre che per il consumo diretto, anche per la preparazione di conserve alimentari, per questo è largamente coltivato anche negli orti amatoriali. Fu introdotto in Europa dopo il 1500, provenendo dall’ America e precisamente dalle zone tra il Perù ed il Messico
Caratteristiche botaniche
Il pomodoro appartiene alla famiglia delle Solanacee, come la patata, il peperone e la melanzana. Il fusto nella piantina piccola è eretto, poi si prostra al suolo se non viene sostenuto. Può raggiungere una altezza di 200 cm e più. Le foglie sono composte, non sempre uguali ed hanno un odore caratteristico.
I fiori sono riuniti in grappoli di colore giallo. Dai fiori prende origine il frutto, più propriamente detto bacca: questo ha colore inizialmente verde poi rosso, giallo o arancio; è diviso all’interno in settori che contengono i semi.
Pomodoro tondo da tavola
La forma del frutto può essere sferica, tonda o schiacciata, liscia o costoluta, allungata o a lampadina. Solitamente i pomodori tondi sono destinati al consumo diretto mentre gli altri vengono usati nella trasformazione in conserve o pelati.
All'interno il pomodoro è diviso in comparti che ospitano i semi.
Proprietà nutrizionali
Il pomodoro contiene una grande quantità di vitamine, per questo si può considerare una verdura pregiata. Negli ultimi anni sono state scoperte in Russia delle varietà di pomodoro nero che si stanno diffondendo sempre più per le rilevanti proprietà antiossidanti.
Piantine di pomodoro pronte al trapianto
Tecnica colturale
Il pomodoro richiede clima caldo-temperato, ed è particolarmente sensibile alle temperature fredde. La sua temperatura di germinazione è di 20-25 gradi mentre la temperatura media ottimale di crescita è di 25 gradi. Le zone più adatte sono quelle dell’Italia centrale e meridionale, ma anche al nord il pomodoro viene coltivato largamente preparando le piantine in vivaio e mettendole a dimora all’esterno con un certo ritardo rispetto al sud.
La semina del pomodoro non si fa più direttamente in terra, se non nelle grandi coltivazioni industriali: nei piccoli orti si semina in appositi vivaietti, dai quali poi la piantina viene spostata in campo quando è alta almeno 10 cm, oppure ha almeno 5.6 foglie, e comunque quando la temperatura esterna lo consente.
La semina in vivaio si può eseguire in ambiente riscaldato fin da dicembre: in questo caso le piantine verranno trapiantate in serra calda già in febbraio.
Per le necessità dei nostri orti possiamo seminare alcune piantine in gennaio tenendole in casa, per poi trapiantarle all’aperto in marzo appena la temperatura lo consente: nelle zone più fredde seminare in febbraio e trapiantare a fine marzo-aprile.
La necessità delle semine anticipate non deriva solo dal desiderio di avere prima il prodotto, ma anche dal fatto che il ciclo vitale del pomodoro è piuttosto lungo (almeno tre mesi per iniziare a raccogliere) ed i primi freddi autunnali ne faranno terminare la produzione. Dunque, prima si comincia, più a lungo si raccoglie.
Pomodori legati al tutore. Usare sempre rafia vegetale o fettuccia, mai spago
Coltivare le piantine in casa
La coltivazione delle piantine in casa non è così semplice, perché le piante hanno bisogno di luce e umidità diverse da quelle presenti, a cui noi siamo abituati. Coltivando in casa sarà necessario regolare attentamente questi valori, come pure l’umidità. Dunque le piantine si tengono in un contenitore dotato di coperchio in plastica, per conservare l’umidità; di giorno vanno spostate all’aperto al sole, affinché prendano la maggior quantità di luce possibile: in questa occasione si scoprono per asciugare l’umidità interna che non deve trasformarsi in muffa. Questa pratica sarà complicata dalle temperature esterne, che spesso d’inverno rimangono troppo basse per il pomodoro. Nel trattamento del nostro piccolo vivaio dovremo tenere conto di tutti questi fattori, regolandoci ogni volta con saggezza e prudenza.
Grappolo di pomodori ciliegini
Acquistare piantine pronte al trapianto
Per chi sta iniziando, o comunque per chi pensa di coltivare solo poche piante, è certamente preferibile acquistare piantine già pronte al trapianto presso i garden center. Naturalmente, seminando in proprio si potrà scegliere tra una gamma vastissima di varietà, mentre acquistando le piantine la scelta sarà limitata a qualche varietà tonda, qualche altra lunga e qualche altra di ciliegino. Spesso poi le piantine vengono vendute in modo anonimo, cioè senza neppure essere contrassegnate con il nome della varietà. Ciò non toglie che siano praticamente sempre piantine affidabili e sane, solitamente le più adatte alla zona in cui vengono vendute.
Pomodori in vasi da 38 cm, due piante per vaso. Concimazione di copertura con granulare da orto.
Il tutoraggio
Qualsiasi tipo di pomodoro coltiviate, è importante dotare ogni piantina di un tutore, cioè di un sostegno al quale la piantina verrà legata per consentire una crescita verticale. Si ottengono due risultati: il terreno impegnato è molto minore, e questo consente di coltivare più piante nello stesso spazio. Potete metterei pomodori su file distanti 70-80 cm una dall’altra, alla distanza di 30-35 cm tra le piante sulla fila.
I tutori debbono essere infissi nel terreno per 30 cm almeno, perché nella loro massima crescita le piante raggiungeranno facilmente i due metri di altezza ed un peso notevole. Si usa inclinare uno verso l’altro i tutori di due file adiacenti, “a capanna”, legandoli ad una certa altezza; trasversalmente alle coppie di tutori, in corrispondenza dell’incrocio, di dispone un altro tutore orizzontalmente, in modo ch colleghi tra loro le coppie assicurando maggiore stabilità al tutto.
Piantine di pomodoro coltivate in casa, appena emerse
Concimazione del pomodoro
La concimazione del pomodoro si effettua in due tempi. Una prima concimazione, detta di base, si fa contestualmente alla preparazione del terreno, in modo che le sostanze nutritive vengano interrate. Una seconda concimazione si fa durante la crescita. La quantità dei concimi da usare dipende dalla fertilità del terreno. Terreni poco sfruttati, o che vengono coltivati per la prima volta, richiedono concimazioni più ridotte.
Al momento della lavorazione (vangatura) si può interrare del letame, e disponibile. Nel caso che, come frequentemente accade, non fosse possibile procurarsi letame naturale, si può ricorrere allo stallatico pellettato, reperibile nei garden center o nei consorzi agrari in sacchetti da 25kg. Spargetelo sul terreno in ragione di 500 grammi per metro quadrato, aumentando fino a 1 kg neri terreni particolarmente poveri.
Quando le piantine sono alte una ventina di centimetri potete concimare con concimi a base di fosforo e potassio: limitate l’azoto per non avere piante con tantissime foglie e pochi pomodori.
Pomodori del tipo lungo da conserva
Irrigazione
Il pomodoro è molto sensibile all’umidità, che sviluppa malattie come la peronospora. Dunque le piante vanno conservate ben asciutte e arieggiate. Innaffiate solo per scorrimento, facendo correre l’acqua nelle canalette poste ai due lati delle file. Eliminate tutte le foglie più basse che tendono a toccare terra, in particolare quelle sottostanti il primo palco fiorale.
Fiori di pomodoro
Vedi anche:
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Raccogliere i semi di pomodoro
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