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Il loro nome botanico è Spinacia oleracea, Genere Spinacia e Famiglia delle Chenopodiaceae; secondo la classificazione APG rientrano nella famiglia delle Amaranthaceae. Contengono carotene, vitamine A, B, C, D, PP, potassio, calcio, zolfo, iodio, magnesio, ferro e amminoacidi. Sono
piante erbacee con una radice a fittone e una rosetta di foglie verde scuro, di cui le più grandi sono quelle basali che possono essere lisce o bollose. Quando le giornate diventano molto lunghe e il clima asciutto compare lo scapo fiorale, su cui sono presenti i fiori, riuniti in piccole spighe, poco appariscenti. All'avvicinarsi della fioritura le foglie diventano più spesse e modificano il loro sapore: è bene raccoglierle prima di tale periodo.
Sono piante che sopportano bene le basse temperature, l'autunno è la stagione giusta per mettere in coltivazione spinaci, al seguito delle colture estive; ma si possono tranquillamente eseguire semine anche in primavera, considerando il fatto che gli spinaci sono piante longidiurne e che con giornate in cui sono presenti più di 14 ore di luce tendono alla fioritura velocemente. Al momento della semina gli spinaci devono trovare un terreno permeabile, ben drenato e fresco, con reazione neutra, anche se sopportano bene quelli alcalini. Dopo la vangatura del terreno dovrete procedere ad affinarlo e in seguito preparare delle piccole aiuole rialzate di una quindicina di centimetri e con una larghezza di circa un metro. Fra una e l'altra lascerete lo spazio per il camminamento.
La semina, a spaglio o a file, si esegue interrando il seme ad uno oppure due centimetri di profondità. Le irrigazioni devono essere costanti e abbondanti: gli spinaci soffrono la siccità fino al punto di arrivare ad una fioritura precoce. Finché non appaiono le prime foglioline potete bagnare i vecchi sacchi di juta e poi stenderli dove avete seminato gli spinaci, per mantenere il terreno umido, ma farlo respirare. Ci vorranno 40 - 60 giorni dalla semina, per arrivare al raccolto. Lo spinacio ricaccia: se taglierete solo le foglie, senza rovinare il colletto, avrete più raccolti. Coltivare gli spinaci solo ogni 4-5 anni sullo stesso terreno, una buona regola per l'avvicendamento mantenere sotto controllo parassiti e malattie.
Le muffe degli spinaci sono il Pythium ultimum che causa i marciumi al colletto, la Rhizoctonia solani l'agente causale dei marciumi fogliari e la Peronospora farinosa f. specie spinaciae, l'agente patogeno che colpisce la parte epigea delle piante di spinaci, provocandone la decolorazione con conseguenti deformazioni e disseccamenti. Per la prima si può intervenire con anticrittogamici, per la seconda bisogna eliminare le piante infette, per contrastare la diffusione della malattia. Per la peronospora trattamenti anticrittogamici. I parassiti animali, sugli spinaci, sono rappresentati dalle lumache, dalla mosca Pegomya hyoscyami, dagli afidi e dalle nottue. Gli afidi sono spesso veicolatori di virus tra i quali: il Virus del giallume della bietola, il Virus del cetriolo e il Virus del mosaico.