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Coltivazione lattuga: caratteristiche della specie
La lattuga appartiene alla famiglia delle Compositae, la sua coltivazione è ampiamente diffusa. Di lattuga vi sono diverse varietà. Vi è la "Lattuga velenosa", anche detta "cavolaccio" che ha proprietà terapeutiche. Di questa pianta si utilizzano il lattice e le foglie che debitamente lavorati hanno un'azione balsamica, sedativa e ipnotica. Questo tipo di lattuga ha una caratteristica particolare: le lamine fogliari sono orientate da levante verso ponente come per creare una cortina frangisole a tutta la pianta. Fra le specie principali si ricordano: la "Lattuga sativa" anche detta "Acefala", capostipite di tutte le lattughe a cespo, simili alle varietà a cappuccio, ma prive proprio della testa che presentano un apparato fogliare voluminoso. L'Italia è davvero piena di campi coltivati a lattuga.
La coltivazione della lattuga: semina e trapianto
Coltivazione lattuga: terriccio e annaffiatura
La lattuga coltivata: le sue proprietà
La lattuga è ricca di proprietà salutari per l'organismo umano. Da diversi anni a questa parte la lattuga è un elemento base della dieta mediterranea. Leggera e ricca d'acqua, la lattuga contiene fibre, vitamine, sali minerali, calcio, magnesio, potassio e sodio. Come alimento favorisce la transitabilità intestinale e si dice sia utile al buon funzionamento del sistema nervoso. La lattuga si coltiva in orto ma è possibile anche coltivarla in vaso. Il procedimento è lo stesso di quello per la coltivazione nel campo. La sola cosa che cambia è lo spazio. In terrazzo, infatti, lo spazio è quello ristretto di un vaso. Il terreno allo stesso modo deve essere fertile e sciolto, l'esposizione deve essere in un luogo del balcone dove batte il sole pieno. La lattuga è una pianta avida di acqua, nel coltivarla ha bisogno di molta acqua soprattutto nei mesi dove è più forte la siccità.