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Il pisello (Pisus sativum) è una pianta erbacea annuale che fa parte della famiglia botanica delle Fabaceae (legumi) ed è originaria delle regioni del Mediterraneo e del Vicino Oriente. Ne esistono diverse varietà e si distinguono, prima di tutto, in piselli da sgranare, di cui si consumano solo i semi, e piselli mangiatutto (taccole) di cui, come dice il nome, si consuma l'intero legume, baccello compreso. Della prima varietà ce ne sono di rampicanti (tardive), nane (precoci) e seminane (semitardive). Le varietà mangiatutto comprendono
piante rampicanti alte, in media un metro e mezzo. Il pisello ha un fusto sottile e cavo, con foglie alterne e pennate. I fiori sono molto belli e, in base alla varietà, possono essere gialli, bianchi, verdognoli o violetti. I frutti dei piselli sono legumi il cui baccello contiene da 5 a 10 semi tondi, lisci oppure rugosi. Le varietà mangiatutto producono i semi molto tardi e sono raccolte ancora immature.
La coltivazione dei piselli necessita di molta acqua perché la pianta non sopporta la siccità. Le varietà precoci amano comunque una posizione esposta al sole. Il tipo di terreno adatto è quello fertile, di medio impasto e concimato con potassio e fosforo. La pianta di pisello è ritenuta una coltura intercalare tra un erbaio foraggero estivo-autunnale ed una coltura di granturco. Negli orti dell'Italia settentrionale e centrale la semina va effettuata tra febbraio e giugno. Nelle regioni meridionali si semina in ottobre-novembre e si raccoglie alla fine della stagione invernale o al principio di quella primaverile. In estate è importante evitare che le abbondanti annaffiature provochino ristagni idrici che possono far marcire la pianta. Alcuni coltivatori preferiscono utilizzare un terreno calcareo, alcalino, mentre altri ritengono migliori quelli neutri o poco acidi. In effetti il pisello di adatta bene a qualsiasi terreno.
Per quanto riguarda la semina, occorre tracciare delle file distanti 50-60 cm una dall'altra. Per le varietà nane, adatte anche alla coltivazione in vaso, la distanza sarà di 30 cm. Tra le piantine ci dovranno essere circa 7-10 cm che saranno interrate a non oltre 2 cm di profondità. Qualora si intenda anticipare la semina si useranno dei vasetti di torba con diametro di 8 cm, riempiti di terriccio fertile, nei quali si inseriscono 3 o 4 semi ad una profondità di 1,5 cm. I vasi devono stare in un luogo luminoso con una temperatura di 14-16°C finché le piantine non raggiungono un'altezza di 12-15 cm. A questo punto possono essere trapiantate nella terra. Quando le piante cominciano a crescere bisogna pulire il terreno dalle infestanti e collocare dei tutori per sostenerle e favorire la loro natura rampicante. Si possono usare dei paletti di legno, rami o canne collegati da filo di nylon o rete di plastica a maglie grandi.
Per poter germinare la pianta di pisello ha bisogno di un minimo di 4-5 gradi e per svilupparsi correttamente la temperatura deve essere compresa tra 10 e massimo 20°C, altrimenti la precoce fioritura darà un prodotto di bassa qualità. La manutenzione del terreno richiede abbondanti sarchiature e frequenti ma non eccessive irrigazioni. La coltivazione dei piselli non necessita di grandi quantità di concime poiché, come tutti i legumi, hanno la capacità di fissare l'azoto. È sufficiente somministrare del fertilizzante chimico solubile due volte a settimana. La raccolta si effettua man mano che il baccello si presenta gonfio. È preferibile sempre farla regolarmente per stimolare così la produzione. Non bisogna coltivare il pisello sullo stesso terreno prima di 3-4 anni. Si possono associare altre colture, come sedano, carote, spinaci, patate e cavoli ma occorre evitare aglio, cipolla e prezzemolo.
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