Ora bombardiamo. Privato del Bunga Bunga, Berlusconi passa alle bombe. Dal baciamano allo sgambetto. Dalla penetrazione anale alla penetrazione manu militari. Da (H)ar(d)core a Trapani, ma sempre verso Tripoli. Del resto, Clinton nel caso Lewinski bombardava l'Iraq (certo, era un'altra storia).
Avanti a tutto, sempre la rimozione. Non è bordello, sono cene eleganti. Non è bombardamento, sono obiettivi selezionati. Non è guerra. Non è sesso. E' così?E' l'eterna storia di Eros e Thanatos. Al di là del principio del Bunga Bunga c'è il principio del Bomba Bomba, ma la coazione a ripetere è la stessa. L'amore e la morte, opposti. O l'uno, o l'altro. Eppure, intrecciati nel medesimo destino. C'è pulsione verso l'autodistruzione, nelle notti di Arcore. C'è una qualche forma di godimento, in questa missione italiana. Ambizioni di potenza. Due nanetti gemelli diversi che sgomitano, e non vedono che sono impalati ad un calciobalilla (uno più calcio, l'altro più balilla).
Amore e guerra, sesso e potere. I due lati della stessa medaglia, che però vortica, e sembra avere un lato solo. Gli uni leggono "L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali;" Gli altri leggono: "consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo."Qual è la risposta? Amore o guerra?Tanti auguri a chi tanti amanti ha, tanti auguri in campagna ed in città.