Com'era quella cosa..."si perde il pelo ma non il vizio"

Ma dico, è mai possibile usare il Consiglio regionale, e giù giù fino al Presidente del Consiglio comunale di Fidenza, per costruire mirate forzature ad personam che nulla aggiungono, o tolgono,  a  vicende che coinvolgono qualche migliaio di pubblici amministratori e comunque questioni di per se estranee alle competenze del Consiglio regionale o del Consiglio comunale.
La questione delle incompatibilità è nota, questo blog sull'argomento è intervenuto più volte  (cliccaqui e  qui),  anche Governo e Parlamento se ne stanno occupando. (clicca qui).
A che serve dunque l'interrogazione, presentata in Consiglio regionale dal consigliere del Pdl Gianguido Bazzoni, dove si chiede all’esecutivo regionale “cosa intende fare", nei confronti del sindaco Cantini e della Guarnieri dirigente dell'Asp di Fidenza,
"per assicurare la corretta e rigorosa applicazione delle norme dello stato da parte di un ente pubblico regionale quale l’Ausl di Parma”. Già, e l'Aul a parte il paradosso della chiedere alla Regione di "assicurare la corretta e rigorosa applicazione" di norme per ora ancora non chiare e variamente interpretabili, proprio mentre su questo si attendono risposte dal Governo che le ha emanate...  ritorno alla domanda: a che serve l'interrogazione del ravennate Gianguido Bazzoni, che, apprendiamo da RavennaToday, è "il nuovo capogruppo regionale del Pdl in sostituzione del dimissionario Villani".
Serve, serve.
Serve, ad esempio a Francesca Gamberini per apparire e dire qualcosa al prossimo Consiglio comunale, già convocato per giovedì  13 giugno, per poi, subito dopo,  rimbalzare sulla pagina locale della Gazzetta di Parma.
Si, siamo alle solite. Il metodo, sembra una parodia di Leonard Zelig, è sempre lo stesso e funziona così: nel suo ruolo di coordinatrice del Pdl fidentino  la Gambarini solleva un problema, oggi, ad esempio,  questa cosa dell'incompatibilità... ieri per la procedura d'elezione dei Revisori dei Conti... tenendo comunque, aperto un fronte polemico nei confronti di Cantini e della sua amministrazione.  sul tema, a seguire,  fioccano i comunicati dei sodali e di solito a fare da spalla interviene - ma va!- Davide Malvisi del Pd, poi, quando la polemica si va sgonfiando ecco, questa volta nel suo ruolo di Presidente del Consiglio comunale, alla Gambarini arriva "c'è posta per te": di solito una lettera, un foglio, una dichiarazione prontamente protocollata, ponta per essere letta in Consiglio comunale nello spazio dedicato alle comunicazioni del Presidente. Poco importa se la lettera non comunica nulla... quello che conta, secondo una logica da politicante da riporto, è la firma di chi l'ha scritta, che è sempre autorevole.... una volta il Prefetto... n'altra volta il mega studio di avvocati romani... oggi  spunta il consigliere regionale... avanti n'altro che mi scappa da ridere...
cp
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