Combattere l'apatia. 3 cose che ci impediscono di agire.

Creato il 03 giugno 2014 da Chronicles From The Holocene @holojay

Illustrazione via


Quanto spesso sentiamo dire che alla gente non importa?
Ce l'abbiamo tutti l'amico super-cinico che non va a votare perché non ha senso, che ogni volta che si parla di qualche argomento serio assume un tono beffardo e canzonatorio. Che magari ironizza costantemente su questioni che invece vi sembrano importanti. Quante volte vi ha detto che un cambiamento reale, sostanziale, non è possibile perché la maggior parte delle persone è troppo egoista, troppo stupida o troppo pigra per cercare di fare la differenza nella propria comunità? Che i politici tanto pensano ai propri interessi e non rappresentano davvero i propri elettori? Dave Meslin non la pensa come il nostro amico qui sopra, e ci propone l'idea che "l'apatia, come pensiamo di conoscerla, di fatto non esiste, ma piuttosto, che la gente ci tiene, ma vive in un mondo che attivamente scoraggia la partecipazione, piazzando costantemente ostacoli e barriere sulla nostra strada."
Per spiegare come il mondo ci scoraggi, tira in ballo 3 ragioni:
1. I giornali e la pubblicità. In un mondo in cui tutto è a pagamento, chi ha più soldi e più canali per far passare la propria opinione non ha difficoltà a farsi ascoltare e a convincere gli indecisi. Chi ha una voce debole e soprattutto non profittevole non potrà mai pagare per far diffondere il proprio messaggio.
Ma il problema maggiore riguarda gli articoli e più in generale come viene affrontata sui giornali la comunicazione politica. Ovvero in un modo che fa sviluppare nei lettori la credenza di dover essere semplicemente degli spettatori e non degli attori sul palcoscenico. Ecco un breve esempio per spiegarlo:
(Questo) è un articolo che parla di una performance teatrale, e comincia con le informazioni base sul luogo, nel caso vogliate andare a vederla dopo aver letto l'articolo -- dove, l'orario, il sito. Lo stesso qui -- è la recensione di un film, una recensione d'arte. E poi c'è una recensione di un libro -- dove ci sarà la lettura, nel caso ci vogliate andare. Un ristorante -- potreste non voler solo leggerne, ma magari ci volete anche andare al ristorante. Quindi vi dicono dov'è, come sono i prezzi, l'indirizzo, il numero di telefono e così via.
Giusto no? Mentre, negli articoli politici, se si parla di una manifestazione o di una campagna a sostegno o contro qualcosa, non troverete mai i numeri, i contatti, i siti di chi la organizza, nel caso vi venisse voglia di aderire, di partecipare. Ed il punto sta proprio qui, perché non ci sono?
2. I Film e i messaggi che veicolano.
Il fatto che non ci sentiamo in grado di poter cambiare le cose o perseguire i nostri sogni certe volte deriva dal fatto che non abbiamo attorno esempi di persone reali che ce l'hanno fatta. L'unico "eroe" che abbiamo "conosciuto" è Harry Potter; e passiamo magari momenti in cui ci chiediamo perché non siamo noi quelli scelti da qualcuno in base ad una profezia.  Dove la nostra lettera di Hogwarts?
Eroi: Come vediamo la leadership? Che cosa hanno in comune alcuni dei film più di successo? 
Hanno tutti eroi che sono stati scelti. Qualcuno gli si è avvicinato e ha detto: "Tu sei il prescelto. C'è una profezia. Tu devi salvare il mondo". E poi qualcuno va e salva il mondo perché gli è stato detto di farlo,con qualche personaggio al seguito. 
Questo mi aiuta a capire perché molte persone hanno difficoltà a vedersi come dei leader. Perché questo manda tutti messaggi sbagliati su cosa sia la leadership. Uno sforzo eroico è uno sforzo collettivo, primo. Secondo, è imperfetto; non è molto alla moda; e non comincia e finisce improvvisamente. E' un processo che continua per tutta la vita. Ma cosa più importante, è volontario. E' volontario. Mentre stiamo insegnando ai nostri figli che l'eroismo comincia quando qualcuno ti fa un segno sulla fronte, o qualcuno ti dice che fai parte di una profezia, gli viene a mancare la caratteristica più importante della leadership, che è che viene dall'interno. Si tratta di seguire i propri sogni -- senza invito, senza invito -- e poi lavorare con gli altri per fare che questi sogni diventino realtà.

3. I Partiti Politici. Non pensate anche voi che i veri problemi siano altri? Che in fin dei conti dicano tutti le stesse cose in base al periodo, o all'opinione corrente?
Oh mamma. I partiti politici potrebbero e dovrebbero essere uno dei punti di ingresso elementari per la gente per poter farsi coinvolgere nella politica. Invece, sono diventati tristemente,organizzazioni poco creative e senza ispirazione che fanno enorme affidamento a ricerche di marketing e gruppi di elettori e consumatori che finiscono tutti per dire la stessa cosa, rigurgitandoci più o meno quello che vogliamo sentire a discapito del portare avanti idee toste e creative. E la gente la sente questa cosa, e incoraggia il cinismo.

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :