Credo che molte persone siano portate a credere che la castrazione sia una soluzione semplicemente perché accecate dall'odio verso l'atto (la rabbia è assolutamente giustificabile soprattutto se il soggetto coinvolto è un bambino) anche io sono emotivamente colpito quando ascolto episodi del genere e mi fanno una grande rabbia, mi viene da augurare il male peggiore allo stupratore. Ma oggettivamente sarebbe come applicare una legge del taglione (ed io sono contro questo genere di punizioni) e per di più gli effetti della "terapia" senza un giusto percorso di analisi e collaborazione da parte dell'ex stupratore, non da buoni risultati. Quindi è la giusta risposta ai reato sessuali?
Ci sono molti paesi che la praticano, tra cui America, Polonia, Moldavia, Russia, Argentina, ecc...In Italia se n'è discusso, ma non è passata come normativa. Voi cosa ne pensate? Credete sia la soluzione migliore per questo reato o è possibile un percorso alternativo che riesca a rientrare in un discorso coerente sui diritti inalienabili dell'uomo? Per saperne di più scaricate il file Pdf che trovate in questo link.