Il saggio, giustificando l'idea di una bellezza superiore e socialmente utile per la preservazione della specie umana tout court, prende in considerazione in questo primo volume “il brutto in sè” concepito esclusivamente come “aemerdum” e tradizionalmente legato al concetto di Kalokagathia, ed il “brutto formale” legato ad un qualunque, seppur impercettibile, squilibrio tra le parti del tutto.
Gli approcci sono stati teorizzati scientificamente in base all'enneagramma diUspenskij, ai rapporti cromatici tra le foglie di due diversi tipi di acero, e ad alcune antiche leggi del codice di Hammurrabi.
Dipanandosi tra accettazione, rimozione-rifiuto, comprensione e soluzione alla bruttezza, Giacalone dà corpo alle più flebili voci della nostra coscienza, "il brutto non è bello, non è utile e va rifiutato, e così è per le cose e le persone..."
Un saggio unico ed innovativo nel suo genere, già vincitore del premio Lilly Wacom a Pietralcina.
COME ALLONTANARE LE PERSONE BRUTTE
MA EDITORE562 pag. 25,00€