Come avere successo con i micro-racconti

Creato il 04 maggio 2012 da Scrid

Torniamo a parlare di micro-narrativa e racconti brevi. Dal nostro osservatorio sulle nuove tendenze dell’editoria assistiamo, se non proprio ad un boom, quanto meno ad un notevole incremento di siti e portali pensati per offrire questo genere di prodotti.

Nell’arco di pochi mesi sono stati ben tre i nuovi progetti che hanno visto la luce sul Web: Fronzon Fred, applicazione mobile per la pubblicazione e condivisione di racconti; Storiebrevi, che nasce da una costola de Ilmiolibro.it come spazio per ospitare racconti per smartphone e cellulari; 20lin.es, piattaforma per la scrittura collettiva (si, ma senza superare le 20 righe).

Questi vanno ad aggiungersi ai link che abbiamo pubblicato nel corso di due anni di ricerche: Cinque Capitoli, un racconto in 5 giorni; FingerBooks, storie a portata di dito; THe iNCIPIT, l’inizio di un nuovo finale; permetteteci di citare anche il nostro Wiki-Racconti.com, portale dove il self-publishing ha incontrato il crowdsourcing.

Ma non è alla promozione che vogliamo dedicare il post di oggi, piuttosto, viste le ultime tendenze, vogliamo darvi ancora qualche consiglio per affinare le vostre tecniche narrative così da consentirvi di sfruttare al meglio i nuovi spazi che si stanno aprendo per gli scrittori online.

Come si scrive un racconto breve?


La risposta arriva proprio dal sito de Ilmiolibro, che in vista del lancio del nuovo sito pubblica una breve guida alla realizzazione di storie brevi.

Ecco un passaggio fondamentale:

Non descriverete le emozioni, lo stato d’animo, la condizione psicologica dei vostri personaggi attraverso l’uso di espressioni banali come “era povero e triste”, “soffriva atrocemente” eccetera. Materializzatele, condensatele invece in un dettaglio e riempitelo di significato. Cosa state facendo in questo modo? Niente altro che una sorta di metafora che rende il vostro racconto meno scontato: state utilizzando uno degli strumenti narrativi più efficaci, il “correlativo oggettivo”.

Attenti però. Non abusate di questo espediente e valutate attentamente quando e come ricorrervi.

L’idea in un racconto deve sollevare domande che (non) hanno bisogno sempre di risposte. Deve essere un’idea interrogativa, intessere un dialogo con il lettore. Prima di iniziare a scrivere, trovate il dettaglio, visualizzate il racconto prima di dargli una forma scritta. Come la poesia, il racconto richiede disciplina e rigore. Non abbiate fretta. Se di solito è cattiva consigliera, di certo è una pessima scrittrice. Il tempo è lo scrittore migliore al punto che deve diventare il vostro scrittore preferito.

In breve:
1) Prima di scrivere un racconto, cercate quel dettaglio che avvia la storia il più vicino possibile al punto di svolta o al suo punto culminante.
2) La prima frase è di fondamentale importanza, deve arrivare con uno slancio di energia. Il lettore non deve essere in grado di smettere di leggere.

Certo, a parole sembra facile ma davanti al foglio bianco…

Quale miglior metodo, allora, di imparare se non affidarsi ai consigli di autori che hanno saputo scrivere racconti memorabili? Scaricate la nostra mini-dispensa (visto il tema, non poteva che essere mini)e fateci sapere cosa ne pensate.

Aspettiamo i vostri commenti.


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