Come avviare un’attività freelance in Italia

Da Twagomagazine @lorenzomonfreg

Avviare un’attività freelance potrebbe essere scoraggiante, sopratutto se per tutta la tua carriera hai felicemente ricevuto la tua regolare busta paga.  Improvvisamente, oltre a svolgere il tuo lavoro, dovrai occuparti di una serie di questioni economico-burocratiche, in primis trovare un commercialista per regolarizzare la tua situazione con le tasse, e alcune strategie di marketing, come commercializzare e promuovere il tuo lavoro.

Diventando il capo di te stesso dovrai impegnarti nella maniera giusta in tutte queste attività extra.  In cosa sarai effettivamente coinvolto e a cosa dovrai prestare attenzione nella prima fase della tua nuova carriera?

  1. Scegli la tua forma giuridica

Se hai deciso di intraprendere la carriera da freelancer una delle prime decisioni che dovrai prendere sarà scegliere tra  libero professionista, ditta individuale o società a responsabilità limitata. Ma quali sono le differenze?

Il libero professionista non è un imprenditore, ma un soggetto che esercita un’attività professionale in modo indipendente a favore di terzi. Tale attività è detta libera professione.

La ditta individuale è un’impresa di proprietà di un’unica persona che assume il ruolo di imprenditore, il quale promuove e organizza tutte le attività di cui è responsabile.

La scelta tra le due diverse forme giuridiche assume una certa rilevanza dal punto di vista della tassazione e dei contributi previdenziali. Per farla breve l’elemento discriminante sono i contributi fissi i quali, per loro natura, devono essere versati dalle ditte individuali, a prescindere dai loro guadagni. Quindi se pensate di non guadagnare tantissimo nel primo periodo forse potreste avere più vantaggi dalla libera professione.

La terza opzione è quella più complessa a livello burocratico e amministrativo, infatti la società a responsabilità limitata o S.r.l. è una società di capitali che si può aprire anche da soli, per questo si parla di socio unico. Tuttavia implica un capitale rilevante e richiede un meticoloso lavoro burocratico. Il socio unico risponde per gli impegni presi dalla società nei limiti delle azioni possedute o delle quote di capitale immesse nella società, ma il lato positivo è che non rischia direttamente con i propri beni personali in caso non riesca a far fronte ai debiti sociali.

Considera le informazioni contenute in questo articolo come un semplice orientamento. Nella scelta della forma giuridica più adatta alle tue esigenze e per avere informazioni più dettagliate, ti consigliamo di affidarti ad un bravo commercialista o consulente del lavoro.

  1. Crea il tuo sito web

Al giorno d’oggi ogni azienda dovrebbe avere un sito web, è un elemento imprescindibile. Non importa quanto sia recente o esteso, può anche essere soltanto composto da due pagine con i contatti professionali e una breve descrizione dell’attività, ma è sempre meglio di niente.

Esiste una vasta gamma di strumenti utili per la creazione di siti web e puoi scegliere quello più adatto alle tue esigenze e al livello delle tue competenze informatiche. Alcuni dei più popolari sono WordPress, Wix e Weebly.

Se vuoi apparire professionale ti consigliamo di registrare un dominio. Oggi puoi trovare varie soluzioni economiche sul mercato e questa spesa darà sicuramente i suoi frutti. Infatti, sarà più facile per i tuoi potenziali clienti rintracciarti e darai un’immagine seria del tuo lavoro.

  1. Connettiti

Appena la tua attività e il tuo sito saranno pronti, dovrai presentarti al mondo. Ciò significa incontrare nuove persone, sia online che offline. Un buon freelancer è sempre alla ricerca di più lavoro, anche se ha già le giornate piene.

Assicurati di aver un profilo professionale su  Twitter, LinkedIn, Google+ e, se lo ritieni opportuno, anche su Facebook. Sarebbe una buona idea separare il tuo profilo personale da quello professionale, associando quindi la tua email di lavoro al profilo più “formale”.

Fai alcune ricerche per scoprire se esistono gruppi locali o eventi di aggregazione per freelance nella tua zona. Questo sarebbe un ottimo modo per presentarti alla comunità locale e ti aiuterebbe a trovare clienti.

Inoltre, crea i tuoi biglietti da visita dal design professionale e cerca di averli sempre a portata di mano!

  1. Costruisci il tuo portfolio

Nel primo periodo potresti trovare difficoltà a trovare clienti, perchè i potenziali clienti vorranno verificare le tue esperienze passate prima di assumerti. Tuttavia, avendo appena iniziato non avrai molto da mostrare.

Puoi rimediare a questo problema chiedendo ad amici e parenti se hanno bisogno di qualche lavoro nel tuo ambito. Inoltre, se trovassi dei progetti particolarmente interessanti per arricchire il tuo portfolio, potresti offrirti di svolgerli ad un prezzo accessibile o addirittura gratis.

Nei primi mesi dovrai aver armarti di tanta pazienza e tutto ciò che potrai fare sarà tenere duro e provare. Ti suggeriamo inoltre di iscriverti ad alcune piattaforme per freelance come twago.

Buona fortuna!

Questo articolo è stato originariamente pubblicato in inglese.  

Leggi l’articolo originale qui: How to start a freelance business in the UK

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