SottoSottotitolo: ... e senza avere il tacco dodici e le tette al vento
(il sottotitolo è dell'amica Ci)
o anche "Della facilità di abbocco di certi maschi (tutti... o quasi)"
Una volta al mese l'amica Ci ed io frequentiamo il primo anno della nostra specializzazione in un paesino di quattro anime che vive e si anima quasi solo per merito dell'Istituto che ha deciso di impiantare la sua Scuola di specializzazione in loco.
Fa un po' ridere, ma è carino, vedere come gli abitanti (soprattutto quelli anziani) ci spiino da dietro le persiane quando attraversiamo le vie del paese a gruppetti per la colazione, l'aperitivo o il pranzo, o come altri abitanti (soprattutto quelli giovani) ci salutino identificandoci al volo come ragazze della scuola durante le stesse traversate (potete immaginare i commenti!).
Noi ci sentiamo un po' come ospiti e un po' come a casa nostra: una volta al mese invadiamo il paese e alla fine del weekend abbiamo quasi la sensazione che il paese si addormenti e smetta di vivere fino al prossimo weekend di specializzazione.
L'amica Ci arriva alla scuola da un paesino distante non più di 30 km. Arriva con una macchina che conosco bene, dato che è uguale alla mia, e di cui conosco perfettamente il difetto fondamentale: le ruote.
E' il modello giovanile e sportivo della gamma e, per questo, i progettisti hanno voluto dotarla di spettacolari gomme sportive, larghe, ben piazzate sulla strada, con i copertoni così fighi e snelli che danno all'auto un'aria verameeeeente giovane e dinamica.
Lasciamo perdere il fatto che sono così fighi e snelli che è praticamente impossibile montarci un qualsiasi tipo di economiche catene da neve (la scelta deve cadere per forza su una misura più piccola, scomodissima comunque da montare, o sulle costosissime "calze", per la gioia del Conte Gommista), fosse solo per questo basterebbe circolare esclusivamente nella regione in cui viviamo, dove vedere un fiocco di neve è più improbabile che incontrare Raoul Bova in vacanza appena separato dalla moglie.
Lasciamo perdere anche che le suddette gomme non sono affatto economiche e, solitamente, necessitano di essere ordinate o di accettare di montare quelle più costose (a questo punto di solito il gommista per proportele indossa il mantello da Conte Dracula e si trucca che nemmeno i protagonsti di Twilight e così conciato, può arrivare a chiederti anche a 200 euro a gomma!!).
Lasciamo perdere tutto questo e proviamo a metterci nella testa degli ingegneri che hanno scelto di montare quelle speciali gomme su quella speciale macchina: o non sono mai stati in vacanza dalle mie parti o avevano in mente una macchina che, piuttosto che scivolare sull'asfalto, scivolasse su una nuvoletta a parecchi metri da terra come quella di Goku.
L'amica Ci, purtroppo, non ha trovato il pulsantino per gonfiare la nuvoletta (e nemmeno io d'altronde), e giovedì, per arrivare alla Scuola ha percorso la solita strada con le solite buche. Anzi, no! Questa volta ha deciso di cambiare strada... ahi ahi ahi ahi... chi lascia la strada vecchia per la nuova sa che buche lascia e non sa che buche trova... soprattutto Ci non sapeva che le sue snellissime gomme in presenza di una buca più profonda di due millimetri e mezzo mandano a sbattere per terra direttamente il cerchio in lega provocando il più della volte lo scollamento del copertone.
Per dirla in poche parole: giovedì Ci è arrivata con la gomma a terra e nessuna voglia di cambiarsela da sola!
Ok. A mali estremi estremi rimedi: sappiamo dov'è la ruota di scorta, sappiamo che è gonfia, sappiamo anche dov'è il crick e dove va agganciato. E poichè entrambe, aggiungo, siamo figlie di donne pratiche e moderne abbiamo imparato dalle nostre mamme che non è opportuno sollevare completamente la ruota da terra prima di aver smollato i bulloni (perchè altrimenti la ruota prende a girare su se stessa e diventa piuttosto complicato sbullonarla).
Sulla carta lo sappiamo fare perfettamente ... ma da qui ad avere la voglia di farlo davvero ci passa esattamente la distanza tra la punta dell'amo e la boccuccia spalancata di un boccalone qualsiasi.
Insomma, dopo avere vagliato vari tipi di soluzioni, nessuna delle quali prevede che ci rimbocchiamo le maniche o sporchiamo le manine, ci ritroviamo in 7, tutte donne, a prendere il caffè del dopopranzo nell'unico bar del paese aperto a quell'ora il giorno dell'Anniversario dei 150 anni della Repubblica (secondo noi aperto esclusivamente per il weekend formativo). Intorno a noi non più di 5 boccalon... ehm... pardon... uomini.
AmicaCi: Valepi, guarda là, senza farti notare. Secondo te, quello con il giubbino con il logo sopra è un meccanico? No, perchè dalla tuta potrebbe sembrare..
Valepi: mhhh... più che altro non mi sembra molto disponibile. Perchè? vuoi chiedergli se ti cambia la ruota??
AmicaCi: ... ci stavo pensando... però... pare brutto...
Valepi: Ci, fai così: tira fuori la Bionda che è in te, avvicinati al banco, abbastanza vicino che lui possa sentirti e chiedi alla barista se qui vicino c'è un gommista o un meccanico aperto dove puoi portare la macchina per controllare la gomma... se vuole cogliere, coglierà... vedrai!!!!!
Detto fatto!
Dopo nemmeno due minuti, complice la barista poco intraprendente ed informata ed il teatrino di noi 7 che discutevamo sulle condizioni della gomma per decidere se poteva essere spostata fino al vicino (lontanissimo) distributore di benzina, avevano già abboccato in due.
La brillante Amica Ci ha accusato un momento il colpo quando ha provato ad immaginarsi da sola con i due omaccioni, ma, verificato che l'amica Valepi l'avrebbe accompagnata, ha guidato la scorta cambiagomme fino alla macchina ed in meno di un quarto d'ora gomma sgonfia e gomma di scorta si erano reciprocamente scambiate le dimore.
Fantastico. Restava giusto il tempo per il caffè prima di riprendere i lavori.
I due omaccioni non hanno voluto nemmeno un caffè, ma ho avuto l'impressione che andando via avesse il giropetto più gonfio di almeno dieci centimetri e camminassero là dove alberga Moccia, ad almeno tre metri sopra il cielo.
Che bella soddisfazione aiutare una gentil donzella in difficoltà!!!!
Va beh, il Principe direbbe che ci siamo comportate proprio da bionde... io però direi più da rosse... fulve, per l'esattezza... come certe volpi che a volte mi attraversano la strada mentre arrivo al paesello della specializzazione!
;)
Possono interessarti anche questi articoli :
-
“Le mie parole d’acqua” di Maria Luisa Mazzarini. Recensione di Lorenzo Spurio
Le mie parole d’acqua di Maria Luisa Mazzarini Edizioni Divinafollia, Caravaggio, 2015 Recensione di Lorenzo Spurio “Le mie parole d’acqua” (2015) Dopo Lantern... Leggere il seguito
Il 01 luglio 2015 da Lorenzo127
CULTURA, LIBRI -
La tua estate con Adelphi
Rodolfo Sonego e Il racconto dei racconti Se c’è una Casa Editrice che fa andare sul sicuro il lettore questa è Adelphi, vera e propria garanzia di qualità,... Leggere il seguito
Il 01 luglio 2015 da Signoradeifiltriblog
ARTE, CULTURA -
ANTONELLA CILENTO e VANNI SANTONI ospiti di “Letteratitudine in Fm” di...
ANTONELLA CILENTO e VANNI SANTONI ospiti di “Letteratitudine in Fm” di mercoledì 1 luglio 2015 - h. 9:10 circa (e in replica nei seguenti 4 appuntamenti:... Leggere il seguito
Il 30 giugno 2015 da Letteratitudine
CULTURA, LIBRI -
A me la tua mente: il progetto mk ultra (prima parte)
Un piccolo documentario, anzi meglio una denuncia sulla manipolazione mentale made in Italy. Preparai questi video tempo addietro e poi li lasciai decantare... Leggere il seguito
Il 30 giugno 2015 da Marta Saponaro
CULTURA, DIARIO PERSONALE, PARI OPPORTUNITÀ, PER LEI -
Quattro chiacchiere e un caffè con... Francesca Angelinelli!
Buon pomeriggio, cari lettori! ^^Oggi sono qui per con un appuntamento speciale di "Quattro chiacchiere e un caffè con...", rubrica di interviste e curiosità. Leggere il seguito
Il 30 giugno 2015 da Francikarou86
CULTURA, LIBRI -
Murlo (siena): bluetrusco | i cavalli, il palio di siena e gli etruschi
Nell’ambito della prima edizione dell’unico grande festival dedicato agli Etruschi, in programma dal 3 luglio al 2 agosto a Murlo (Siena), domenica 5 luglio all... Leggere il seguito
Il 30 giugno 2015 da Amedit Magazine
CULTURA, SOCIETÀ