Come ci conceremo questo inverno?

Creato il 06 settembre 2013 da Nenecherie
Per chi, come la sottoscritta, è portatore sano di partita IVA settembre è quel periodo dell'anno in cui tra IVA, contributi INPS, IRPEF, mancati guadagni e ferie ti ritrovi con circa 50€ sul conto in banca, il terrore che ti vengano a pignorare l'iPhone e dei vaghi propositi ascetici tutti accomunati dal rifiuto di questa società consumistica, malata e neoliberista che ci spreme come limoni e poi ci lascia sfiniti dentro alla vaschetta del frigo. Propositi che ovviamente già ai primi di novembre sono finiti nel cesso, insieme all'abbonamento in palestra.
Trovandomi in siffatta situazione è per me un grave dolore affrontare il tema dei nuovi trend dell'Autunno-Inverno 2014. Diciamo che posso permettermi sì e no di acquistare un evidenziatore, quindi parlare di oggetti che in molti casi desidero con tutta la mia persona è fonte di stress e mortificazione personale.Poi da quando il mio sito preferito nonché prezioso fornitore di informazioni in fatto di mmmuoda (alias Style.it) si è fuso con il sito di Vanity, si è aggiunto il disagio dell'incertezza e l'incapacità di adattarmi a questo tragico cambiamento. Questo per dirvi che lo sto facendo per VOI, affinché non bracoliate nel buio e nella polvere dei camerini di Zara senza adeguati punti di riferimento culturali. Inoltre mi è stato esplicitamente richiesto [sì, Daniela, mi riferisco a te]. 
Tralasciando tutte le cazzate improponibili (tipo vestirsi da monaca di clausura hi-tech o ricoprirsi di comodi e per nulla esosi piumaggi rari) che continuano a propinarci sebbene nessuno abbia il coraggio di conciarsi in tale assurda maniera e le cose trite e ritrite che gli stilist cacciano dal cappello ad ogni mese di settembre oramai da 40 anni (pied-de-poule, tweed, stile maschile e/o militare e cappotti XXXL), ecco a voi una selezione di alcune malefatte del mondo della moda che, a mio modesto avviso, potrebbero effettivamente avere una chance di non rivelarsi una bufala. O che più semplicemente mi fanno sbavare sulla carta patinata.
GRUNGESì, lo so, lo rispolverano ogni anno, ma forse questa è la volta buona. E meno male perché questo è uno dei pochi stili che io mi sentirei di sposare senza sentirmi propriamente un'imbecille.Come ci si veste grunge dovreste saperlo dato che lo avete già fatto inconsapevolmente tra la fine delle medie e l'inizio delle superiori. Se avete rimosso quel periodo a causa delle sevizie subite dai bulli della scuola, vi ricordo che avrete bisogno di:
- camicie di flanella a quadrettoni da portare da sole o aperte su Tshirt sdrucite e logore,
- jeans con tagli di merda [lasciate stare se non avete il fisico di Belen Rodriguez sennò sarete prese da propositi suicidi],
- Doctor Martins o Cult [quelle bordeaux restano la scarpa del mio cuore],
- un parka militare,
- un vestitino a fiorellini,
- un abito sottoveste,
- un beanie,
- l'immancabile cardigan color cacca di 3 taglie più grandi.
E' buona norma indossare solo 1-2 di questi capi contemporaneamente se non volete che per strada la gente vi faccia l'elemosina.

Gli immancabili

Comunque ricordate che più degli abiti nel grunge conta l'allure. Diciamo che aiuta molto essere gravemente sottopeso, avere capelli biondi e sporchi, il viso angelico e l'aria di chi non ha un soldo in tasca (o, se ce l'ha, sta andando a spenderlo per una dose). Oh, non per niente lo chiamavano "heroin chic"!

Ma ve li ricordate? ma che splendore decadente!


Il grunge è uno stile poco impegnativo, che ci scalda il cuore perché ci ricorda i bei vecchi tempi in cui pesavamo 10kg e 1 banana e il più grande problema della nostra vita era che mamma non trovasse le sigarette nascoste in camera. Tuttavia, lo limiterei alle occasioni meno formali.
GONNA + MAGLIONEIncredibile! qualcuno deve aver informato gli stilisti che d'inverno fa freddo in buona parte del mondo ricco. Sconvolti da questa notizia, essi si sono precipitati in massa a disegnare collezioni che prevedono maglioni lana, anche per i luuuk più formali. Un fatto sconvolgente a tratti allucinante. Tale rivoluzione è stata declinata in diverse correnti:
Maculato!Ammetto che anche questa è una cosa che ci ripetono da quando eravamo nella culla, ma finora per molte di noi "maculato" = "mamma snob di compagna di classe". Comunque a me non importa! io nel maculato ci credo con tutta me stessa, con la forza della disperazione di chi continua ad accumulare capi improponibili (ecopelliccia maculata, gonna a vita alta maculata, ballerina maculata, lingerie maculata, innumerevoli Tshirt maculate in vari colori da lobotomizzata...) sperando di poterli un giorno indossare senza che la gente rida di me.Forse quest'anno ci siamo riusciti. Il maculato sembra aver perso quell'aria da signora borghese e vogliosa di ..... per approdare a una dimensione ludica, quasi infantile, oppure a un'interpretazione decisamente più elegante.

Burberry Prorsum


Mi diverte molto l'abbinamento proposto da Blugirl che unisce tartan, maculato e felpa ricamata. Io adesso non è che voglio dire però CELIHOTUTTI. Che lungimiranza! Quanto fiuto che ho!!!

Blugirl

Persona seria.Se non ve la sentite di inguainarvi in roba aderente e leopardata perché ancora non avete raggiunto quel punto di congiunzione tra il tamarro vero e lo chic che più chic non si può, non vi preoccupate! Gli stilisti hanno pensato anche a voi, permettendovi di sostituire il vecchio, triste e noiosissimo tailleur grigio con completi spezzati a base di maglioncini striminziti e gonne molto femminili.Di seguito le due proposte che mi hanno fatto ululare di godimento per giorni sulle spiagge dell'Elba mentre cercavo invano l'approvazione di Coinquilino (che però continuava a leggere la Gazzetta dello Sport perché è rozzo e insensibile):

N°21

Rochas

Passiamo adesso ai miei COUP DE FOUDRE ovvero a quegli oggetti che generano in me folli bramosie e che mi tengono sveglia la notte arrovellandomi il cervello su come procurarmi il vile danaro assolutamente indispensabile a soddisfare i miei bisogni primari di accessori.
Primi classificati di questa settimana i stupendi, magnifici e rivoluzionari Mise en Dior. Se non sapete che cosa sono flagellatevi e sappiate che a breve li desidererete così come nel 2004 avete desiderato la collana pieghevole della Breil. Solo che loro sono molto ma molto più belli.Io mi sento rappresentata da questi orecchini perché uniscono l'eleganza della perla (finta) con il carattere delle care vecchi estensioni di universitaria memoria. Tra l'altro ci sono anche in nero.
Al secondo posto si piazzano invece i deliziosi Doa Skull Stud Booties di Jeffrey Campbell o qualsiasi altra scarpa di questa marca a dire il vero dato che il suo stile a meta tra il punk e la zoccola sui trampoli mi mette in uno stato di eccitazione e adrenalina che veramente poche cose al mondo.


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