Come ci manipola il NWO, come manovra l'apparentemente multicratico, complesso e variopinto mondo dell'informazione? Semplice, imponendo norme aziendali ad hoc, una su tutte quella della competitività, e poi soprattutto con lo zuccherino dei premi produzione ai giornalisti. Se tu, giornalista, non hai le spalle dritte, se sei economicamente ricattabile, troppo attaccato al denaro o bisognoso di esso, ma soprattutto se non hai valori e idee chiare su cio' che è giusto e cio' che è sbagliato, a questo punto, al giorno d'oggi, diventi pedina essenziale del "sistema" e fai carriera solo in quanto manipolabile. Tu, lavoratore dell'informazione, vedi che facendo e parlando in un certo modo ti pagano, e così continui a fare e a parlare in quel modo, senza renderti conto che è proprio grazie a quel salario che legittimamente rivendichi (e qui si potrebbe inserire il tema dell'importanza cruciale in tempi di crisi di un reddito di cittadinanza), dicevo, è tramite quel salario che per te rappresenta la doverosa contropartita alle fatiche del tuo lavoro, che in realtà ti manipolano. Te ne renderesti subito conto se smettessi di obbedire ai dictat normativi dei caporedattori, ma non lo fai perchè sei in trappola. E' successo ad alcuni giornalisti Rai, che hanno avuto il coraggio di dire no e che sono stati istantaneamente sostituiti, messi alla porta, licenziati o costretti a dimettersi con la scusa di non aver rispettato le regole. Ma quali regole? Quelle dettate dal NWO! E qui si torna al punto, chi fa le regole? Non i cittadini ma pochi ricchi e potenti padroni del mondo dell'economia e della finanza...
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