Osservare la parte negativa di una situazione ci aiuta a comprendere meglio il perché agire in direzione contraria. D’altronde circa il 75% delle persone si muovono “lontano da”, ovvero agiscono per allontanarsi da un dolore.
Ecco allora come creare un team a basse prestazioni:
1. il leader da degli input che lui per primo non applica (“fai come ti dico, ma non guardare me perché io faccio come voglio”)
2. il leader crea una forte competizione negativa (“io vinco se tu perdi”)
3. il leader applica il metodo “bastone, bastone” (punta solo sugli errore o negatività, usando la frase “lo faccio per il tuo bene”)
Questo crea inizialmente confusione (d’altronde se l’ha detto il leader…), poi turbamento, quindi azioni inefficaci. Il forte tournover è un buon indicatore di quanto descritto, inoltre la produttività tende ad abbassarsi. Questo genera un bel “finale di copione”: il leader entra in campo in prima persona per portare risultati e dimostrare al team che lui è il numero uno.
E qual è l’indicatore di un team che funziona?
Il leader crea nuovi leader, alimenta la fiducia lavorando più sui lati postivi (“tecnica del panino”), le persone migliorano, c’è un bel clima e la produttività aumenta con il gioco di squadra.
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