Premessa
I permessi di root, che non sono altro che i permessi di amministratore sui sistemi Unix like, ci rendono padroni del nostro dispositivo e su Android ci permettono di effettuare un sacco di personalizzazioni ed usare delle app che altrimenti non potrebbero funzionare. Ma non sono tutte rose e fiori: si perde la garanzia in primis, ed in secondo luogo alcune app non possono essere eseguite perché vanno a controllare che permessi di root non siano abilitati. Una possibile soluzione semplice ci viene da un’app gratuita che troviamo su Play Store: Superuser.
NB: I permessi di root non possono essere cancellati come per magia dal dispositivo, quindi a seconda di quanto i controlli eseguiti dall’app che vuoi eseguire saranno approfonditi questo metodo potrebbe non funzionare.
Disclaimer
Questo articolo è fornito così com’è (“As is”), a scopo puramente informativo e didattico. L’autore e il sito che ospita questo articolo non potranno essere ritenuti responsabili per le conseguenze in termini di danni materiali e responsabilità legali che scaturiranno dall’utilizzo delle informazioni in esso contenute. L’unico responsabile di ogni conseguenza delle tue azioni sei Tu: se continui nella lettura dichiari di aver compreso ed accettare queste condizioni.
Requisiti
- Un dispositivo Android con i permessi di root abilitati
- Una connessione ad internet per scaricare l’app
Procedura
La procedura è molto semplice:
- Scarichiamo Superuser direttamente dal Play Store
- Eseguiamo Superuser concediamole i permessi di root
- Andiamo nel task “info” scorrendo la schermata da sinistra a destra
- Puntiamo l’opzione “temp root” e il gioco è fatto!
- Ora apriamo l’app che non vuole avviarsi a causa dei permessi di root abilitati
I permessi di root sono stati disabilitati temporaneamente e lo saranno fino a quando non andremo a togliere la spunta dal opzione “temp root”.
Se vuoi verificare l’esito positivo della procedura puoi usare l’app Root Checker.
Conclusioni
Questo è un metodo molto soft e pratico che spesso riesce toglierci le castagne dal fuoco permettendo di avviare anche le app che eseguono la verifica della presenza dei permessi di root. Sinceramente non riesco a comprendere bene le motivazioni che spingano gli sviluppatori a porre certi limiti su sistemi come Android che sono decisamente più sicuri di altri sistemi, come ad esempio quelli Windows su cui non viene posto alcun vincolo…
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