In questo articolo ti guiderò passo-passo sui punti, o meglio anni, chiave per ottenerla nel più breve tempo possibile (5 anni).
Anche tu puoi diventare cintura nera di un’arte marziale, nello specifico giapponese per quel che mi compete, al termine di un percorso mediamente lungo e difficile. Se quello è il tuo traguardo (per ora) benvenuto a bordo. Si parte!
#Anno 0 – Cercare l’arte marziale e il dojo ideale
Come prima cosa devi ovviamente scoprire qual è l’arte marziale che incontra maggiormente i tuoi desideri, che ti affascina di più, che ti piacerebbe praticare. Questo è un passo FONDAMENTALE, perché ne va delle tue risorse (tempo, energie, denaro)!
Quindi trovati il tempo necessario per scoprire cosa vuoi fare veramente… dal canto mio posso aiutarti tramite il corso via mail (gratuito e senza impegno) che trovi nell’area free ->> TROVA IL TUO “DO”
Dopo di che devi scoprire se nella zona in cui abiti, lavori oppure studi vi sono dei dojo attivi (basta usare un buon motore di ricerca nel web) e quindi andare a visitarli, partendo dall’eventuale sito web, blog o pagina facebook. La prima impressione è quello che conta, certo, però sono dell’idea che sia sempre meglio appurare direttamente nel dojo l’aria che si respira, come spiega l’insegnante, che rapporto ha con gli allievi, ecc. ecc. Una rapida occhiata alle quote per il tesseramento annuale e le lezioni… et voilà! In genere puoi fare una o più lezioni di prova e scegliere se proseguire.
#Anno 1 – I primi passi
Sei pronto a passare un anno di allenamenti faticosi, sia a livello fisico sia a livello mentale, in un posto completamente nuovo? Bene, ora che sei iscritto la parte fisica migliorerà col tempo, in relazione al numero di ore/lezioni settimanali proposte dall’insegnante e alle quali devi partecipare il più possibile. Meglio una frequenza costante (tipo due ore a settimana) che iniziare magari tutti i giorni e poi fermarsi per un mese perché la bolla sta per scoppiare!
Cerca di porre molta attenzione sulle regole di etichetta (rei-gi): dal rispetto di sé e degli altri, dall’arrivare in orario e possibilmente mai uscire prima, dal saluto alla cura della persona (ti sei lavato e odorato? il budogi è in ordine?). Ogni buon percorso deve partire col piede giusto: non serve correre, basta camminare con pazienza e determinazione.
#Anno 2– I primi dubbi
Passato l’anno di “iniziazione” (e probabilmente passato il primo esame) inizi a scoprire le prime sfaccettature dell’arte intrapresa: scopri i vari livelli di cintura, inizi a conoscere (un pochino) meglio il Maestro (o maestro), cominci a prendere confidenza con il dojo e le tecniche apprese.
Continua a frequentare le lezioni regolarmente e magari inizia a praticare a casa, soprattutto se si tratta di una disciplina che puoi ripassare (attenzione: non ho detto ”improvvisare”) tra le mura domestiche. Qualche kihon per migliorare la stabilità delle posizioni, un kata di cui si conosce l’embusen (schema codificato) e il significato, esercizi per la respirazione e il potenziamento o l’allungamento muscolare. Inizi magari qualche ricerca nel web, a conoscere persone che frequentano altri dojo o praticano altre discipline. Magari partecipi a uno stage e scopri di non aver ancora imparato nulla, dopo “ben 2 anni di pratica”… e i primi dubbi ti assalgono.
#Anno 3– Tieni viva la fiamma
Tieni vivo il motivo per cui hai iniziato quell’arte marziale: per diventare cintura nera. Il resto non importa a nessuno e non deve importare a te! Evita di farti condizionare dai consigli, esperienze, competenze di persone al di fuori del tuo dojo e del tuo Maestro. Pensa solo al tuo focus iniziale: diventare cintura nera.
La ricerca tramite libri e nel web può proseguire, ma con occhi critici. Se hai dei dubbi che non riesci a sciogliere, parlane col tuo Maestro. Se è un vero Maestro ti ascolterà, ti aiuterà, perché c’è passato prima di te e sa quanto è lungo e difficile il percorso. Più si cammina, più si incontrano ostacoli.
Trova un compagno di allenamento che ha il tuo stesso obiettivo, non importa se lo raggiungerà prima o dopo di te, allenati con lui per gli esercizi in coppia, esercitati senza però strafare, leggi e documentati senza eccessiva veemenza. Tener viva la fiamma significa mantenere accesa la passione che ti ha fatto iniziare quell’arte marziale… non credo tu voglia scottarti!
To be continued…
Tra 3 giorni (venerdì 6 dicembre) la seconda parte di questa mini-guida.
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Stefano Bresciani
Presidente e Dir.Tecnico a Bushidokai ShinGiTai A.S.D. Nato e residente a Leno (BS) studio e pratico arti marziali dal 1994. Ho iniziato col Karate ma dopo aver insegnato per alcuni anni e ottenuto la cintura nera 3° dan ho dovuto abbandonare a causa di problemi fisici e non solo... Ho intrapreso la pratica dell'Aikido nel 2003 per stare meglio con il corpo e dopo aver superato l'esame di 2° dan ho avviato l'insegnamento nella Bushidokai ShinGiTai, associazione che ho fondato nel 2009 in qualità di Presidente. Dopo aver ricevuto il 1° livello Reiki nel 2005 ho iniziato a praticare Tai Chi, Iaido (ora cintura nera) e meditazione (Zen è la mia preferita), applicando con successo l'energia vitale in qualsiasi attività lavorativa (geometra è il mio impiego principale) e relazionale (sono felicemente sposato e padre di due splendide bimbe). Ho scritto il libro "105 modi per conoscere l'Oriente" e una trilogia di ebook sul benessere con la Bruno editore.Ultimi post di Stefano Bresciani (vedi tutti)
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