Jan Brzechwa
Feuilleton satirico di Jan Brzechwa (1898-1966), noto poeta polacco, autore di molte favole e poesie per bambini, di testi satirici per adulti e traduzioni della letteratura russa.
L’innovazione nel campo della poesia si sviluppa da noi lungo tre binari, e ciascuno di essi è illuminato da lampi di genialità. Tuttavia grazie alle sensazionali ricerche dei nostri teorici, perfino un genio si lascia soggiogare e avvincere dai loro infallibili principi. Per questo, 4876 poeti delle terre polacche, hanno reso felici i lettori con opere memorabili. Per quanto spetta a noi, desideriamo limitare la nostra modesta fatica a una sistematica presentazione dei tre metodi creativi fondamentali, per le migliaia di futuri poeti, considerando anche che siamo in un periodo di forte incremento demografico.
METODO I : CREAZIONISMO ANTISINTATTICO
Come hanno giustamente osservato i nostri illustri teorici dell’avanguardia, la più gravosa “palla al piede” della poesia è la parola. E pertanto tra i principali compiti del poeta figura l’annientamento della parola, tramite la sua frammentazione in elementi inarticolati allo scopo di atomizzare la visione.
Immaginiamo quindi, che un poeta indotto dall’abitudine a pensare in modo logico, abbia previsto questo componimento tradizionale:
L‘ OPERAZIONE
Il dottore ha eseguito
l’operazione,
il paziente è morto,
grazie a ciò
il defunto
si è reso conto
dell’assurdità della vita.
Questa poesia colpisce per la sua commovente profondità, parla della morte, si avverte l’alienazione esistenziale di un defunto frustrato. Ma è al tempo stesso una composizione appesantita dalla zavorra della parola e da un banale arierismo sintattico.
Dunque qui interviene il geniale innovatore e agisce in base al principio del creazionismo antisintattico, togliendo alle parole la loro piatta semiasologia, e con una ispirata deformazione, libera il subconscio creativo, ottenendo così una reazione, dove il valore estetico nonché espressivo della parola cessa di esistere.
Leggiamo dunque con crescente ammirazione:
SBAGLIATA OPR
Doteseoper
pazmor
grazci
defu
sireco
assurta.
Nei frammenti dell’insieme il poeta cerca la verità sul mondo, dimostrando la grottesca impossibilità della comunicazione.
METODO II: CREAZIONISMO INTUITIVO
Il poeta innovatore può anche attingere dalle tradizioni poetiche nazionali, ciò che lo proteggerà dall’accusa di cosmopolitismo nella sconnessione dell’anacoluto sintattico. A tale scopo basta prendere i versetti di tre vati del romanticismo.
E quindi da Mickiewicz:
“Ma come uomo di saggio e sicuro giudizio”
(“Pan Tadeusz”, libro VI),
da Słowacki:
“In lunga fila”
(“Inno al tramonto del sole sul mare”),
da Krasiński:
“La gente udrà soltanto aspri strepiti”
(“Dio mi rifiutò…)
Scriviamo tutte queste parole in foglietti separati, mescolandoli in un cappello ed estraiamo a sorte. Togliamo l’interpunzione e avremo una poesia davvero contemporanea:
STREPITI DI GIUDIZIO
In fila aspri soltanto
come uomo lunga
di saggio
strepiti di giudizio
udrà
la gente e
di sicuro Ma.
Questa poesia, equivalendo a un cogliere in flagrante gli stati psichici non razionalizzati, tormenterà il lettore.
METODO III: CREAZIONISMO SEMPLIFICATO
I due metodi precedenti si basano sul disordine formale di determinati sistemi di verbalizzazione. Ciò esige dal poeta una ispirazione costruttiva, erudizione e una particolare sensibilità per le dipendenze linguistico-semantiche. Invece il creazionismo semplificato permette perfino di trasformare le inibizioni alfabetiche in una mitocreazione poetica.
A tale scopo bisogna prendere un buon giornale e copiare alcuni frammenti del programma radiofonico, dandogli una forma grafica di avanguardia. Grazie alla metamorfosi creativa del testo, otteniamo un componimento di grande tensione emotiva:
RADIONODO DELLA VITA
Musica
musica
programma del giorno
calendario
ginnastica
lingua inglese
musica
canzone del giorno
L’inserimento di alcune parole sconvenienti in ordine alfabetico tra le singole frasi eleverà il livello intellettuale del componimento.
Applicando uno solo dei metodi proposti o mescolandoli in qualunque proporzione, chiunque può diventare un poeta-innovatore, e perfino un vate, concentrando in sé i problemi della poesia polacca del XX secolo.
Jan Brzechwa
(Versione di Paolo Statuti)
(C) by Paolo Statuti
NdT: Chiaramente Brzechwa prende di mira qui i “poeti” (presenti anche in terra italiana), i quali hanno come principale obiettivo quello di tormentare la vita a se stessi e ai lettori. Ciò quindi non riguarda in nessun modo i tanti veri poeti polacchi che ho tradotto e inserito in questo mio blog.