Come “domare la rabbia” – riconoscerla ed accoglierla

Creato il 25 febbraio 2012 da Teatromoderno

Appenaci osserviamo, senza aggiungere alcun giudizio, possiamo permetterci diosservare anche un sentimento come la rabbia.

Èdifficile mettere in luce la rabbia che c’è in noi liberamente.La tendenza rimane quella di negarla e reprimerla. Come fare allora perriuscire a non negarla? 

Ame è stato molto di aiuto, prima ancora degli studi ed esperienze vissutegrazie al counseling, un breve testo scritto da un monaco vietnamita: ThichNhat Hanh da titolo “abbracciare la rabbia”(link) dove invita ad abbracciare la rabbia come qualcosa diproprio. 

Fa strano eppure funziona, a me ha funzionato: invecedi reprimerla la accolgo come un lato importante di me ferito, che ha bisognodi attenzione. 

Inquesto modo possiamo “riconoscerla”: ovvero la conosciamo e riconosciamo. Portandola alla luce e dandogli la “giusta importanza” ladepotenziamo. 

Mispiego meglio: apparentemente facciamo emergere qualcosa che non vorremmo cifosse la sensazione è quasi quella di ingrandire una rabbia che è meglio tenerea bada. In realtà non la stiamo affatto ingrandendo la stiamo semplicemente facendo emergere per quella che è realmente.

Eraal buio nascosta e la stiamo mettendo in luce. Ed è proprio mettendola in luceche poniamo le basi (le prime basi) per poterla eventualmente depotenziare. In fondo quando dobbiamo lavorare su qualche cosa prima ancora dilavorarci la mettiamo in luce per osservarla bene.

Questoè il primo, inevitabile passo da fare anche con la rabbia. Il primorisultato è quella di averla riconosciuta e sapere che è potenzialmentepericolosa – ricordiamoci: non c’è nulla di male è semplicemente così e pertutti! – il “male”sarebbe quella di farla esplodere. 

Un po’ come una bomba, trovata, osservata a cuipossiamo assicurarci, prima ancora di disinnescarla e farla “brillare” lontanoda pericoli, di mettere in sicurezza ildetonatore. Il detonatore agisce spesso al buio: mettendoloalla luce lo disinneschiamo. 

Nonabbiamo ancora tolto la carica esplosiva della bomba ma stiamo osservando ildetonatore controllando ogni impulso distruttivo.

Strumento Pratico:Dopo avere vissuto l’esperienza di accogliere senza giudizio la rabbia, tienila rabbia in osservazione e – stando attento a giudizi che possono ritornare –trova un tuo modo per accettare questa parte che è in te in questo (quel)preciso momento. Il mio modo è proprio quella di immaginare diabbracciarla. 

Verifica Adesso conl’immaginazione se può essere un buon modo anche per te. Altrimenti inventatiun tuo modo, un’idea, una “formuletta” o un gesto simbolico. Questo puòsostenerti in un momento delicato. 

Mi piace darestrumenti concreti e questo “immaginare” può sembrare astratto. Non è così: lostrumento concreto sta nel trovare una propria “chiave” personale che puoirichiamare in quel momento in cui ne avresti bisogno e che da sola/o in certimomenti è difficile da trovare. 

Quindi se vuoi davverouno strumento concreto, in questo caso, devi usare proprio l’immaginazione eAdesso! Appena fatto avrai da subito uno strumento in più da usare incircostanze difficili: una chiave da richiamare alla mente (la mente che è alcentro di tutto il nostro lavoro). Immagina Adesso!

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Image: graur razvan ionut / FreeDigitalPhotos.net

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