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Come Essere Più Felici (Pur Non Avendo Soldi o Carriera)

Creato il 20 gennaio 2014 da Sunday @EliSundayAnne

Quest’anno ho passato il capodanno in piena solitudine, qui nel mio appartamento a Muscat. E’ stata una mia scelta: volevo riflettere su come stava andando la mia vita, dal giorno in cui ero partita ad oggi. La mattina del 1 gennaio mi sono svegliata con la sensazione che non stavo più facendo nulla per gli altri. Mi sono resa conto che, da quando ero tornata da quell’anno di volontariato in Cambogia, sono sempre stata concentrata su me stessa, sulla mia realizzazione personale, senza più donarmi agli altri, nemmeno un po’. E la mia vita, qui, è diventata arida.

Come tutte le cose, anche questa non è arrivata per caso, bensì proprio quando ne avevo bisogno. La mattina di capodanno, una mia amica su Twitter mi mandò il video che potete visionare qui sopra. Guardatelo, e poi continuate la lettura di questo post.

—–   PAUSA   —–

Toccante, vero? Toccante e veritiero: quando si dà gratuitamente, senza chiedere nulla in cambio, senza doppi fini, tutto ritorna indietro. L’ho provato sulla mia pelle diverse volte, e la prima fu quando feci un’esperienza di volontariato in Madagascar, nel 2001, per due mesi. Non avevo un lavoro, facevo solo delle supplenze saltuarie nella scuola, e solo di qualche giorno; quel poco che guadagnavo mi andava più che altro nel trasporto e nel mangiare. Quell’anno venni a sapere che una suora in una missione sperduta di Fianarantsoa aveva bisogno di un aiuto per un paio di mesi. Mi offrii senza esitazione. Una coppia generosa, amica della suora, mi pagò il biglietto aereo (mi vergognavo di questo, ma non avevo davvero soldi, a quel tempo), e mi imbarcai per l’isola dei lemuri e dei baobab, col cuore grande e il portafogli vuoto.

Durante quei due mesi detti tutto ciò che potevo, e prima di Natale tornai a casa, senza un soldo ma felice. Dopo pochi giorni mi chiamò il dirigente di una scuola: mi offrì una supplenza da gennaio fino alla fine dell’anno scolastico, per sostituire un’insegnante in malattia.

Quando si dà, poi si riceve. Non bisogna temere di rimanere senza niente, di sprecare il proprio tempo, di lasciarsi andare. Il bene che si fa, poi torna indietro sotto altre forme.

La missionaria italiana Annalena Tonelli aveva affermato: “Se Dio mi darà vita devo andare più lontano, dove gli altri non vogliono andare”. Non è importante credere in Dio, praticare gli insegnamenti del Buddha o non credere affatto: la gratuità paga, e il dare deve fare parte del nostro percorso di vita. Ho visto poche persone davvero felici come lo fu Annalena Tonelli.

Andiamo dove gli altri non vogliono andare: non si perde nulla, se non le scorie di ciò che non vorremmo più essere. Cominciare a cambiare vita con un’esperienza di volontariato, può essere un bel modo per un nuovo inizio.

Questo post è dedicato ad A., uno dei primi lettori del mio blog, uno dei primi che vi lasciò un commento, più di un anno fa. Allora era in crisi, proprio come me prima di decidere di mollare tutto. Dopo un anno di patimenti, pur senza soldi, e con tutti contro, A. è partito: in questo momento è in Etiopia.

Giving is the best communication.

Volontariato Kenya

Per la prima volta “too happy to be homesick” in Kenya, 1999

 

Tieni sempre conto del fatto che un grande amore e dei grandi risultati comportano sempre un grande rischio.

- Dalai Lama

 


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