Tanto meno, l'espressione "fare soldi" del titolo, non vuole essere riduttiva o indurre a semplici conclusioni. Aprire un vivaio e creare un'attività commerciale per la coltivazione e la vendita di piante officinali e aromatiche infatti è difficile, tanto quanto, se non di più, rispetto a molti altri settori di mercato.
Quello che differenzia questa nicchia di mercato, sicuramente, sono le prospettive di crescita e le possibilità di avere successo. Innanzitutto bisogna considerare il fatto che il 70% delle erbe aromatiche e officinali che ogni anno vengono utilizzate nel nostro paese sono importate dall'estero.
Inconcepibile se si considera che l'Italia presenta una varietà geografica e climatica invidiabile per questo tipo di attività. Una condizione che da sola basterebbe a giustificare gli investimenti nel settore.
Le prospettive quindi sono interessanti anche in virtù della riscoperta generalizzata dei concetti di naturalità e genuinità e che ha portato negli ultimi anni ad un incremento nell'utilizzo di prodotti di origine naturale o provenienti da coltivazioni biologiche. Ma cosa fare per avviare una coltivazione di piante officinali? Prima di tutto informarsi e raccogliere tutte le informazioni necessarie per capire quali sono le specie che crescono spontaneamente nel posto in cui si decide di avviare la propria attività.
Ogni varietà infatti presenta caratteristiche differenti e richiede terreni, irrigazione e cure che variano a seconda del luogo geografico e delle temperature. La fase conoscitiva non si conclude all'indagine sulle varietà ma deve scendere in profondità andando a raccogliere informazioni di marketing vero e proprio come le essenze più richieste nella zona, le quantità da produrre in base alle variazioni della domanda nei periodi dell'anno.
L'azienda
Le caratteristiche pedologiche dei terreni su cui andremo a produrre le coltivazioni sono alla base del successo della nostra coltivazione. Dal punto di vista operativo, quella agricola, come ogni tipologia aziendale richiede un buon mix di competenze a livello amministrativo che a livello pratico, come agronomi e operai che si possano occupare delle attività colturali.
Tra le cose da tenere ben presenti vi sono i diversi costi fissi, ch, a seconda delle circostanze è necessario sostenere: dall’acquisto di beni e attrezzature come ad esempio la creazione di una serra per proteggere le essenze più delicate dal gelo o da fattori esterni, l’acquisto di macchinari specifici a seconda delle coltivazioni, come trattori, macchine raccoglitrici, pressatrici e confezionatrici.
Fortunatamente, per chi volesse intraprendere questo tipo di attività non mancano i corsi o manuali per avviare un’impresa agricola di piante medicinali.
A conferma dell’interesse crescente per questo tipo di coltivazioni esiste da tempo una Federazione Italiana Produttori di Piante Officinali, FIPPO, che offre informazioni e corsi di formazione per chiunque voglia intraprendere questa nuova opportunità di business.