“L’uomo è la mente materializzata di Dio.”(Paramhansa Yogananda)
Yogananda dice che tutte le creature viventi nascono dalla materia ossia dalla terra. Poiché la terra fu precipitata dall’oceano delle acque raccolte, tutte le forme di vita nascono dall’acqua condensata delle nebulose cosmiche. Siccome gli oceani vengono dalle nebulose cosmiche anche le nebulose provengono dall’essenza degli atomi, degli elettroni e dalla forza vitale cosmica chiamata yajna. Il Fuoco ossia la Luce Cosmica nasce dalla vibrazione di Dio ossia dalla Volontà Divina che crea il Karma del Cosmo.
La Vibrazione Cosmica e le leggi del karma cosmico vengono da Brahma che è la Coscienza Cristica, la Kutastha Chaitanya che è intrinsecamente presente in tutta la creazione vibratoria. La Coscienza di Dio Figlio è Tat, ed è immanente nella creazione vibratoria perché emana dall’immutabile Dio Padre che è Sat, e che esiste al di sopra di tutta la creazione vibratoria.
La Coscienza Cosmica è Brahma creativo che è sempre presente nella Vibrazione Cosmica. La Coscienza Cosmica si manifesta come Luce Cosmica, come Fuoco creativo oppure come Suono Cosmico, Aum. Il Creatore è la Vibrazione Cosmica che si manifesta in due forme ossia come Luce Cosmica oppure come Suono Cosmico. Secondo Yogananda, il suono sacro Om, Aum o Amen sono vibrazioni che "testimoniano" l’azione divina. Questi suoni sacri sono la prova più evidente che il Creatore è sempre attivo e presente nella Sua creazione.
L’uomo fu creato dall’Energia Cosmica e dalla corrente vitale astrale che condensarono e diventarono terra. La vibrazione liquida dell’Energia Cosmica ha originato la terra solida, perciò ogni cibo e nutrimento derivano dall’Energia Cosmica. Le vibrazioni dell’Energia Cosmica provengono dalla sottile Luce Cosmica che è la fonte primaria di tutte le cose, e che riceve il potere dell’energia vibratoria e della Volontà di Dio.
La legge cosmica nasce dalla Coscienza Cristica che è presente nell'intera creazione vibratoria. Ma la Coscienza Cristica è soltanto una Coscienza riflessa che esiste solo in relazione all’universo a cui è collegata. Anche questa coscienza si dissolverà quando l’universo a cui è collegata verrà dissolto. La Coscienza Cristica è la coscienza del Figlio che nasce dal Dio Padre immutabile posto sopra di tutta la creazione vibratoria.
La Coscienza Cristica è Brahma creativo perciò è intronizzata solo nella Vibrazione Cosmica, dice Yogananda, e si manifesta come Luce oppure come Suono. L’uomo fu creato a immagine di Dio perciò è l'immagine dell’Eterna Coscienza. Tutte le creature furono formate o materializzate dall’Energia Cosmica che è la “mente congelata” di Dio.
Tutte le illusioni sull’esistenza della materia solida provengono dalla liquida e fluida mente congelata di Dio. La mente congelata di Dio o acqua proviene dall’Energia Cosmica che è la mente di fuoco congelata di Dio. L’attivo fuoco vibratorio di Dio regge le leggi della creazione vibratoria illusoria che è fatta soltanto di sogni di Dio.
L’Energia Cosmica ossia la Vibrazione del Fuoco divino nasce dalla coscienza riflessa di Dio che è Brahma, il Signore di tutta la creazione illusoria. La Sua coscienza creativa, mentalmente, fece vibrare la creazione cosmica di sogno che nasce dall’immutabile Coscienza cosmica - l’Increato - che esiste oltre tutti gli universi vibratori o creati.
Dio sognò il cosmo e il cosmo diventò la realtà di sogno. Dal sogno, Dio, fece sorgere l’energia creativa e dall'energia creativa generò il cosiddetto universo solido. E poi creò l’uomo dotato dell'illusorio corpo materiale perciò, in questo senso, Dio è l’Onda Elettromagnetica Primordiale. Nell'universo di sogno, si pensa, si vive e si lavora con le correnti elettriche di sogno, e si creano realtà di sogno per gente di sogno.
Vivendo nello stato del sogno, ci sembra che non ci sia nessuna differenza tra pensieri di sogno, vibrazioni di sogno, oggetti di sogno e persone di sogno. Solo al risveglio, il sognatore capisce che il mondo che credeva reale era solo un sogno, perché era fatto di differenti vibrazioni e di manifestazioni della sua sostanza mentale congelata. Tutte le apparenze sono illusorie e gli oggetti sono sogno perché vengono dall’unità della sua coscienza di sogno. Le persona legano la vita al piano in cui vivono perciò possiamo scegliere se fermarci al livelli inferiori o trovare il Sacro Graal ossia la coppa della beatitudine divina.
Dio ha creato la Natura ma la Natura non sa manifestare i suoi attributi divini, perché li mostra in modo ingannevole e illusorio. L’uomo possiede una doppia natura perché è il prodotto di un Dio invisibile e di una Natura visibile perciò è un essere duale. L’uomo è composto da un’anima spirituale immanente che è nascosta e pura, ma è fatto anche da un involucro fisico esteriore che è dotato di un cervello, di una mente e di altre qualità che gli dona la Natura.
Comunemente l’uomo vive in una separazione che è solo apparente tra sé e il mondo perché ha dimenticato che tutta la vita proviene dalla medesima fonte. La macchina umana ha molti ingranaggi che svolgono diverse attività. Infatti il naso, gli occhi e le orecchie sono strumenti rivolti all'esterno mentre il cervello è il veicolo del pensiero e delle nostre facoltà interne.
Quando siamo influenzati dagli attributi della mente diventiamo suscettibili al piacere e al dolore perciò veniamo guidati dalle facoltà inferiori. Risvegliando la percezione intuitiva dell’anima ci liberiamo dai vortici della relatività psicologica. Noi, anche se in modo subconscio, siamo sempre consapevoli della beatitudine che abbiamo perduto. Se restiamo troppo influenzati dalle condizioni dell’ambiente esterno ci dimentichiamo della nostra originaria natura beata.
L’anima che si è liberata da queste condizioni trascende la coscienza corporea e opera dal piano dello Spirito. Essa ricorda che ogni piccola scintilla di attività realizza lo Spirito, e che è così perché l'anima è sempre una sola cosa con lo spirito. La via più sicura e decisiva per raggiungere la pace e il silenzio, secondo Aurobindo, è la discesa dall’alto. Anche se non lo sembra perché, quando arriva la pace, non si capisce da dove provenga. Non è evidente, ma tutto quello che appartiene alla coscienza superiore viene sempre dall’alto.
Dall’alto provengono sia la pace che il silenzio spirituale, ma proviene dall'alto anche la Luce, il Potere, la Conoscenza, la visione e il pensiero superiore. Chiaramente anche la beatitudine viene dall’alto ma è possibile che venga dall’interno e dall’intimo. Ma succede soltanto se l’essere psichico è passato in primo piano. La condizione necessaria è quella di mantenere l’apertura della mente, del vitale e del fisico interiori che si devono rivolgere verso l’intimo.
Andando verso la parte più profonda di noi andiamo verso lo psichico. Nel contempo, va mantenuta anche l’apertura verso l’alto e verso quello che oltrepassa una piccola mente. Una mente, un vitale e un corpo miseri errano nelle tenebre dell'ignoranza e vi restano finché non si stancano di girare senza scopo. Solo allora è possibile che una piccola particella ignorante ritorni verso il suo vero Sé, e si spinga verso l'estinzione del Sé per entrare nel Nirvana.
Il vero Sé vive nell’intimo dell'uomo perché all’interno c'è l’anima che sostiene il mentale, il vitale e il fisico interiori e gli offre la capacità di estendersi a livello universale. Questa zona intima non è quella del subcosciente o del subliminare ma è la parte che è collegata ai centri di coscienza dei chakra. Comunemente solo una minima parte dell’essere interiore circola nei chakra e può filtrare nella vita esterna: quel poco esprime la nostra parte migliore.
A questa parte dell’essere psichico interiore che si mostra dobbiamo la produzione dell’arte, della poesia, dei nostri ideali, delle aspirazioni nobili, della spiritualità e della qualità dello sforzo che facciamo per raggiungere il perfezionamento. La maggior parte dei centri interiori sono chiusi o addormentati, perciò risvegliarli è il compito dello yoga. Mano a mano che si ridestano, si rivelano anche le capacità dell’essere psichico che è sottostante all'essere esteriore.
Così si acquisisce una coscienza più vasta e si ascende fino alla Coscienza Cosmica. Le nostre piccole personalità separate possono diventare i centri dell’azione universale in diretto contatto con le forze cosmiche. Invece di restare gli attori involontari di azioni inconsapevoli possiamo, ma fino ad un certo punto, diventare padroni consapevoli dell’azione della Natura. Il limite che viene posto alla libertà del singolo dipende dallo sviluppo del suo essere interiore, e dalla sua apertura verso i livelli spirituali superiori.
L’apertura del centro del cuore libera l’essere psichico che ci rende consapevoli del Divino che possediamo interiormente, perciò ci rende recettivi alla Verità superiore. Il Sé Spirituale superiore non è dietro una persona singola ma è al di sopra di tutti gli esseri. Il più elevato centro interiore è collocato nella testa ma il più profondo è posto nel centro del cuore. Il centro che si apre più direttamente al Sé è posto al di sopra della testa, infatti al di sopra del corpo c'è il corpo sottile o Sukshma Sharira.
Il Sé superiore possiede due aspetti, e i risultati delle sue azioni corrispondono ai 2 aspetti. Un aspetto è statico e fa sperimentare una condizione di pace, di libertà e di vasto silenzio. Il Sé silenzioso non è turbato da nulla e può mantenersi distaccato e indifferente. L’altro aspetto è dinamico e si percepisce come Sé o Spirito Cosmico che sostiene, genera e contiene tutta l’azione del cosmo. Ma non sostiene, genera e contiene solo questo mondo ma anche tutti gli universi creati.
Se l’anima trova la pienezza dello Spirito dentro di sé, non prova più alcun desiderio di fare nuove incarnazioni per impersonare i sogni dei mortali. Se l’anima controlla i suoi istinti si purifica perciò l’Anima Suprema come Coscienza Cristica può scendere e può istruire l’anima individuale sul modo migliore di usare la sua mente per condurre il carro corporeo lungo la strada della vita.
Yogananda narra che, un giorno, un re sognò di essere un mendicante. Nel suo sogno, il re implorava per avere un soldo di rame. La regina lo sentì agitarsi nel sonno e lo destò e lui si risvegliò dicendo: “Ma che stupido sono! Io che sono un sovrano pregavo per avere un soldo!” L’uomo è come un re che sogna e crede di essere un miserabile.
L’anima dell'uomo sogna di essere un corpo perciò resta imprigionata nei suoi desideri e nell'inganno della materia. I desideri materiali diventano come dei fili che intessono il bozzolo dell'ignoranza intorno all’anima, perciò l'anima deve fare un grande sforzo per oltrepassare il soffocante e oscuro involucro che la soffoca, e diventare una farfalla dell’onnipresenza astrale.
Buona erranzaSharatan