L'obbiettivo da raggiungere è un immagine il più fedele possibile alla realtà e per fare questo abbiamo a disposizione tre fattori determinanti:
- Tempo di esposizione
- Apertura del Diaframma
- Sensibilità ISO (o ASA)
Quindi, capito questo, non dobbiamo fare altro che sostituire il rubinetto con il nostro Diaframma e il tempo di riempimento del bicchiere con i tempi di esposizione della nostra fotocamera.
I valori di apertura del diaframma sono denominati da un numero preceduto dalla lettera "f" (es. f/4, f/5.6, f/8 ecc..), più il numero è grande più il diaframma sarà chiuso.
I tempi di esposizione possono essere impostati da poche frazioni di secondo a diverse decine di secondi. (in particolari casi, ed esempio per la ripresa delle stelle durante la rotazione terrestre, si può scattare anche per più di un'ora!). Generalmente i tempi vanno da 1/4.000 di sec. a 30 sec. Oltre i 30 sec. si utilizza la cosiddetta posa B, grazie a questa funzione possiamo scattare al tempo che vagliamo semplicemente tenendo il dito premuto sul pulsante di scatto, la foto terminerà quando noi toglieremo il dito dal pulsante.
Come facciamo a capire quali tempi e quali aperture utilizzare?
Esempio di esposimetro integrato
Un aiuto lo riceviamo dall'esposimetro integrato della nostra reflex, solitamente si tratta di un indicatore che si sposta in direzione del segno "+" o del segno "-" (vedi foto) a seconda se stiamo riempiendo troppo o troppo poco il nostro "bicchiere d'acqua". Attenzione però, l'esposimetro integrato non è infallibile (in un altra lezione capiremo perché) e quindi buona cosa sperimentare e "giocare" il più possibile con la nostra fotocamera.In fine la sensibilità , con le vecchie reflex a pellicola per sensibilità si intendeva la qualità della pellicola di assorbire più o meno velocemente la luce, quindi vi erano in commercio (e ci sono ancora) pellicole ISO 100, ISO 200, ISO 400, ISO 1600 ecc.. Più il valore numerico è alto più la pellicola è sensibile e ci permette di fotografare in condizioni di scarsa luce.
Allora perché non usare solo pellicole ultra sensibili? Perché purtroppo una maggiore sensibilità è indice di minor qualità, con una sensibilità maggiore risulta un immagine sgranata (completamente puntinata) e quindi si preferisce utilizzare sensibilità alte solo se strettamente necessario. Nella fotografia digitale il concetto di sensibilità ISO non è affatto cambiato solo che anziché una pellicola c'è un software che aumenta o diminuisce la sensibilità di ripresa, anche gli effetti di immagine sgranata sono rimasti più o meno gli stessi.
Quindi se decidessi di scattare una foto a 1/250 di sec. f/4 oppure a 1/125 di sec. f/5.6 il risultato non cambierebbe.
Concludendo, la cosa più importante per poter utilizzare al meglio la fotocamera in modalità manuale è sicuramente quella di sperimentare e provare più e più volte fino a quando non si impara a conoscere bene la propria reflex, andando avanti diventerà tutto più semplice, i risultati non mancheranno, è garantito!