Come godersi #jurassicworld e vivere felici in 5 semplici passi (piu' o meno)

Creato il 19 giugno 2015 da Furio Spinosi @ilfilmaniaco


Era il 1993. Andai a vedere Jurassic Park insieme a mia cugina al cinema. Non era affatto il mio primo film! Forse questo mi aiutò ad avere sviluppato già a quell'età la razionale accettazione della sospensione dell'incredulità. Anche se allora non sapevo avesse questo nome.

Voi che sentenziate con frasi del tipo " I raptor non possono essere ammaestrati!", per curiosità, quanti anni avete? Avete registrato il fatto storico che i dinosauri si sono estinti 65 milioni di anni fa - anche se continuiamo a dire la stessa data da 50 anni - e che questi animali dentro a un film, sono creati ex novo con un codice genetico modificato con dna di anfibio, vero? Dinosauri nati in laboratorio con l'imprinting dei genetisti , dinosauri che nel romanzo di vengono "rallentati" dal Dr. Wu per poterli "addomesticare"? Rinfreschiamoci tutti la memoria prima di sparare cazzate!

E adesso, allacciate le cinture, spegnete i cellulari, entrare nella girosfera del Furius Park incredibilmente alimentata dal suo stesso giramento di coglioni perpetuo (che ecologia, eh?) e seguite le istruzioni mentre davanti a voi passeranno piacevoli immagini di gente e bestiole sbranate da dinosauri:

ACCETTATE CHE SI TRATTA DI CINEMA (FINZIONE) E SOPRATTUTTO DI FANTASCIENZA!


Ciò significa che questo film è stato voluto per moltissimi anni dal pubblico appassionato di riferimento. Ancora prima della realizzazione di quella mezza ciofeca di Jurassic Park 3 ! Dico mezza perché ricordo come fosse ieri che noi fans andammo a vederci pure quello e tanto schifo non ci fece!

Sull'idea di questo nuovo film ci hanno lavorato per tipo 14 anni, per venire fuori con un'idea di storia che valesse la pena raccontare. Un plausibile sequel che si svolgesse sull'isola originaria e non sull'isola del sito B (Isla Sorna). Spielberg alla fine ce l'ha fatta, ha avuto l'idea e ha passato la palla della direzione al giovane Trevorrow. Di cui parlerò nel prossimo passo. Mentre la sceneggiatura è passata di mano in mano nel corso degli anni, fino ad essere rimaneggiata definitivamente da Trevorrow e gli sceneggiatori di L'alba del pianeta delle scimmie e Apes revolution (Amanda Silver e Rick Jaffa).

ACCETTATE CHE COLIN TREVORROW NON È STEVEN SPIELBERG E CHE QUINDI È UN GRAVE ERRORE PARAGONARE JURASSIC WORLD A JURASSIC PARK!

Spielberg sia in Jurassic park sia in The Lost World aveva adottato un registro per lo più serio e dalle forti caratteristiche horror/thriller. Così serioso che nel secondo capitolo il professor Ian Malcolm da simpatico si era trasformato in una sorta di figura messianica sfigata ed indigesta, sorte che poi toccò nel terzo capitolo ad Alan Grant. Alé!

Qui del thriller/horror scompare quasi tutto. Di esso rimane solo la truculentezza (lo so che non si dice!), ma di sangue se ne vede molto meno.

Colin Trevorrow ha applicato in questo nuovo capitolo più o meno la stessa tecnica per il suo film d'esordio "Safety Not Guaranteed". Si tratta di una commedia romantica atipica, volontariamente indecisa se diventare o meno vera e propria fantascienza (non voglio far spoiler, ma è un film che si fonda molto sul suo finale che deve molto al fantastico). Guardatelo e poi rivedete Jurassic World per capirne gli evidenti intenti simili. A Trevorrow piace giocare moltissimo con generi e registri diversi!

JURASSIC WORLD HA L'AMBIZIONE DI ESSERE UN FILM A CAVALLO FRA PIU' GENERI

Riallacciadomi al punto precedente, credo che Trevorrow sia un buon regista che, in questo caso, per l'evidente portata da kolossal di Jurassic World e la restrizione dovuta al genere di cinema affrontato, non è riuscito quanto avrebbe voluto a personalizzare il film, ma ci sono tantissimi momenti di humor che richiamano inevitabilmente il film precedente Safety not guaranteed, tanto da ricollocare nel cast di JW uno degli attori del film più divertenti di quel vecchio cast. Parlo di Jake Johnson.

Altri esempi di commedia sui generis sono la stessa zia Claire ( Bryce Dallas Howard) che vuole andare all'avventura continuando ad indossare i suoi abiti eleganti e tacchi alti. Oppure tutta la tragicomica sequenza degli pterodonti dove avviene una delle morti più stranamente divertenti della saga dopo quella di Gennaro nel primo film. Ma ce ne sono tantissimi altri di esempi, eh! Vedi gli scambi di battute da ghetto fra Owen ( Chris Pratt) e uno dei raptor - Charlie - all'inizio del film quando dice (almeno così è nell'originale) "Don't give me that shit!".

Leggetevi la mia recensione seria su Cinemonitor! :D


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