Come governare il KI Soffio ed energia vitale

Da Yellowflate @yellowflate

Il salice affonda bene le sue radici,
per questo l’albero si può donare al vento

Il KI, energia fondamentale dell’universo, il KI che nella disciplina dell‘Aikido è soffio ed energia vitale, il KI dalla natura profonda, necessita da parte nostra della giusta comprensione e dell’acquisizione di capacità atte a riconoscerne le sue manifestazioni e i suoi effetti.

La percezione del KI non è esclusivo obiettivo di chi pratica arti marziali. Capire come assecondarlo e percepirlo nella maniera più profonda possibile, dominare questo  sesto senso di cui siamo dotati, può essere perseguito da ognuno di noi.  Ciò non di meno la metodologia di ricerca e  applicazione per poter sentire lo scorrere della nostra energia vitale, il nostro KI, deve essere condotta in modo rigoroso.

Come ci insegna la pratica dell’Aikido , il primo passo da compiere è quello di raggiungere il rilassamento; se non c’è rilassamento, ma tensione, la presenza del KI non può essere avvertita. Il rilassamento deve essere fisico e mentale: quello fisico è ottenuto, tra l’altro, attraverso la respirazione accompagnata da movimenti di scioglimento.

Ogni movimento, eseguito lentamente, comporta un atto respiratorio completo: si inspira e si espira, concentrandosi totalmente sulla zona interessata dal movimento; ciò comporta il rilassamento dei muscoli, dei nervi e un migliore fluire del KI lungo i suoi canali . Tutto il corpo, non più contratto, è disponibile a ricevere e dare energia.

Successivamente, uno dei punti più importanti per la pratica dell’Aikido e per la stessa vita quotidiana, il tanden, area di energia, viene portata al centro dell’attenzione attraverso lo Yodo-ho, movimento ondulatorio e circolare orario del tanden. Altro punto essenziale è la concentrazione del KI nelle varie parti del corpo. Bisogna imparare a vedere l’interno del nostro corpo per sentire scorrere e indirizzare l’energia.

In totale rilassamento e con una chiara visione interna si è pronti a percepire il KI e a indirizzarlo, con l’aiuto della respirazione, nelle varie parti del corpo: braccia, gambe, tanden, colonna vertebrale e così via.,

 Solo dopo molte prove, si arriva al rilassamento mentale alla ricerca della calma assoluta di pensiero per entrare in sintonia con l’energia che è in noi e ci circonda.