Come ho vinto le elezioni

Creato il 11 marzo 2013 da Einzige
Impossibile non parlare di queste merdosissime ultime elezioni.
Uno stupro collettivo auto-inflitto.

1) Mario Monti
Monti, povero cristo (calmi, calmi, ora mi spiego), non poteva sperare in nulla di meglio. E francamente lo stuolo stupito di chi pensava avrebbe fatto punti manco fosse uno scopone scientifico, mi sembra parecchio strano. Monti era oramai automaticamente associato ai tagli, alle riforme e a tutte quelle manovre sputasangue da retro-saloon che i governi tecnici da sempre si portano dietro e mi sembrava ben difficile che un ipotetico (manco tanto) elettore di classe media impoverita decidesse di credere in lui, il volto della recessione e dell'umiliazione dell'economia italiana. Ma su questo ci torniamo dopo, dài.

2) Silvio Berlusconi
Bellissimo.
Stavolta ha veramente fatto i numeri. Un cane sciolto che abbaiava contemporaneamente alla luna, al parlamento, ai giudici, alle mignotte, alle divinità balorde che sembrava l'avessero abbandonato. Un tentativo talmente ridicolo di risalire la china, che faceva quasi tenerezza.
Eppure...
Eppure.
Ora, una cosa la devo proprio dire. Questo è uno dei pochi paesi al mondo dove un filibustiere politico del quale oramai tutti sanno vita, morti, miracoli, chi si porta a letto, qual è la sua lista di benefattori, uno beneamato da Cosa Nostra come uno di famiglia, con al capo tanti di quei procedimenti giudiziari da far impallidire qualsivoglia dottor Male della mitologia umana, ha quasi fatto jackpot. Francamente, non pensavo che nessun individuo sano di mente, dopo quindici anni di puttanaio pubblico, avesse ancora il fegato di scrivere il suo nome, mettere una ics sul suo simbolo e tuffare il cuore oltre l'ostacolo. Eppure è successo. E a me è venuto in mente che questo paese qua, è quasi meglio del fantascientifico governo militare di Starship Troopers. Solo in Italia la fantasia è costantemente, regolarmente, superata dalla realtà. Solo da noi otto milioni e rotti di [...] potevano spingerlo fin dov'è. Ancora.

3) Pier Luigi Bersani
I miei personali complimenti vanno però al buon Piergigi e alla loro campagna elettorale fantasma, carrozzone dell'inesistente, basata su sconquassamenti, riassetti poltronari e pallonate interne, tant'è che sembrava di assistere a una partita di calciotto alla parrocchia sotto casa - quello con pochi capelli sempre a terra, poveretto...
Il Pd è riuscito nel difficilissimo compito di perdere delle elezioni non troppo difficili (nel senso che i suoi avversari istituzionali, fino a dicembre erano praticamente atterrati. Parlo di Monti e Silvione.).
Andando a leggere il loro bellissimo programma per le elezioni, si deduce in quattro nanosecondi che i nostri amici non è che volessero distanziarsi poi tanto dal discorso tecnocratico montiano né avvicinarsi troppo alle spavalderie finto-sinistrorse di Vendola (a proposito, pure lui ce le ha fatte vedere delle belle regalando la maggioranza al centro-destra anche nel suo fortino). Perdonate il francesismo, ma poi grazie al cazzo che non cambia nulla.

4) Beppe Grillo & Gianroberto Casaleggio
Loro hanno chiaramente vinto. Vinto, in senso lato ed esteso, nel senso che l'hanno buttato al culo a tutta la classe dirigente politico-divertentistica percepita come precedente.
Trasversali come i cecchini della DC qualche tempo fa, hanno accaparrato voti a destra e a manca, dai No Tav ai celerini, da un estremo all'altro, facendo leva solo su una cosa. L'incazzatura.
S'è tutti incazzati, e su questo non ci piove. E non mi voglio soffermare sul fatto che a distruggere son buoni tutti ma a costruire nessuno, ché oramai fa parte del lessico quotidiano assieme a robe come qui una volta era tutta campagna.
Ora, il loro programma punta a fare una serie di casini, tipo processare giacobinamente la classe politica precedente (un po' sullo stile delle purghe cicliche staliniane, con la sola differenza che questi, in parlamento, ci devono ancora entrare), puntare sull'economia a bassi costi ambientali, fare una strigliata al sistema bancario e fare orecchie da mercante ai diktat di quella stessa Unione europea in cui siamo immersi fino alla punta dei capelli e che l'Italia ha eretto in prima persona.
Tutte cosucce carine, per carità. Se non fosse che questo si chiama populismo puro. Anzi, d'accatto. E non è un discorso di definizioni, ma solo di informazione, perciò prestate attenzione se potete.
Beppone si è infilato ad minchiam nelle pieghe del movimentismo post-Genova 2001 che moriva sotto le stilettate del neoliberismo galoppante e sfacciato - quello della finanza creativa, dei mutui sub-prime e degli inciuci transnazionali - e si è accomodato in qualunque cosa avesse come aggettivo "civico". (A questo proposito si veda l'interessante intervistona ai Wu Ming qui).
Ne ha preso connotati, movenze, spinta, ispirazione, motore, azione, ciak ed estetica (le ultime foto incappucciato lo facevano sembrare un attempato black bloc). L'uso smodato dei social network, ad esempio: se in Medio Oriente viene usato per fare rivoluzioni vere, Grillo&co. lo usano per indire il vaffanculo a tutti, appellandosi a un concetto d'onestà mai così vago e vacillante come negli ultimi tempi - il che, au contraire, lo fa sembrare solo un puzzone impaccato di soldi che s'è stufato dei mobili vecchi e non ha nulla di meglio da fare, per oggi. Quindi, via con l'integralismo populista, Casaleggio a leggere il marketing e a gestirsi i successi. Manco si possono accostare termini come cinismo o nichilismo, perché il 5S sembra solo una roba becera, una roba che cattura l'animo profondo dell'italiano, titillandolo nelle sue insicurezze, luccicando la sua arroganza ignorante, che moltiplica ad libitum il suo odio incendiario verso chiunque che non sia lui, che lo ammansisce fancendolo credere un gran dritto un gran furbone, una vera faina insomma, ma che in realtà è solo un coglione mediocre come tutti noi.
Strategia di marketing azzeccatissima, bravo Casaleggio, bis, aggiungerei pure. Ora voglio proprio vedere cosa succede.
La marcia su Roma 2? Ma con tutto quel traffico non ci passa manco una lumaca!
Poi se quello che ci possiamo aspettare è una cosa tipo il limitato governo Crocetta in Sicilia, mi sto già leccando i baffi.
Ce li voglio proprio vedere a sedere su quelle poltrone comode (tant'è che i nostri delegati ci s'appisolano spesso), a fare gli anti-establishment ora che sono loro l'establishment.

Di bravi maestri che hanno razzolato male - ma così male da rovinare addosso a milioni di cristiani trasformandoli in cadaveri - se n'è avuti fin troppi.
Ma la gente quand'è che si rompe il cazzo?
Ma no rotto il cazzo tipo la canzone dei synth-bologners qui , ma rotto il cazzo vero, della serie la vita è mia e la gestisco io, ché non è possibile prenderlo ripetutamente e dolorosamente dietro e continuare a star zitti.
Abbiamo avuto un evento più unico che raro: niente papa, niente governo, niente capo della polizia e noi che si fa?
Ah, ma sai l'altro giorno c'era Chinese Man allo Strike non me lo potevo perdere.
C'era Barsa-Milan oh? Messi che gioca non me lo posso perdere.
Sonoro fanculo a tutti noi, che se stiamo così è senza ombra di dubbio perché continuiamo a riempirci la panza e le viscere e a svuotare il cervello, senza mai - per carità, mai - pensare al domani. Per quello ci penserà qualcun'altro, no?, d'altronde è così che va il mondo, giusto?
Sbagliato. Il mondo è un posto splendido, è la nostra vigliaccheria che lo rende marcio.

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