Sparse uno strato sottile di sabbia su una lastra di metallo, fissata nella cassa armonica del violino in modo che fosse orizzontale. Poi prese un archetto di violino, e strofinandolo sulle corde notò con estrema meraviglia che , non appena la vibrazione relativa si propaga per il metallo, i granelli di sabbia cominciano a muoversi, fino a organizzarsi all’interno del foglio in una configurazione altamente ordinata.
Jenny scoprì che variando opportunamente i materiali sparsi sul foglio di metallo e le frequenze a cui era esposto il sistema, variavano le configurazioni, rivelando bellezze insospettate, collegate con forme presenti in natura: emergevano la struttura pentagonale della stella marina, quella esagonale delle cellette degli alveari e dei fiocchi di neve, le spirali del nautilo, tutte chiaramente evidenziate con precisione matematica.