Lei, Maddison, è una londinese, non credibile dato che ama il caffè e il cibo italiano senza accennare mai ai classici cibi inglesi, poco attaccata al suo lavoro. Probabilmente per fare uno sberleffo alle eroine della letteratura rosa sempre in corsa verso la carriera, Anna Premoli ha scelto una protagonista femminile che semplicemente combatte contro il femminismo della madre, pur pretendendo di arrangiarsi nel faticoso atto di portare le valige. Maddison non apprezza il suo lavoro, lo ritiene noioso, cerca di sopravvivere senza farsi notare, osanna la mediocrità, anche se il suo aspetto fisico, paragonabile a quello di una modella, la rende poco credibile, e nonostante queste scarse credenziali un bel giorno viene trasferita a Seoul, a capo di un team e con un superiore, Mark, bello da far piangere, con tratti orientali e altezza americana.
Ovviamente il libro si concentra nel balletto odio amore dei due protagonisti, fino al gran finale.
Niente di nuovo, vero, banale, forse, la realtà è che Come inciampare sul principe azzurro è semplicemente simpatico, divertente, e, a mio avviso, riscontrerà il meritato successo proprio perché fa della semplicità narrativa il suo punto di forza.
Alcuni dettagli andrebbero raffinati, i vari luoghi Londra, Seoul, New York, potrebbero concentrarsi a Roma quanto a Hong Kong tanto sono descritti superficialmente, così come i luoghi comuni che li contraddistinguono, ma, nonostante questo, il romanzo funziona, scorre bene, è piacevole e lo consiglio tranquillamente a tutte le amanti del genere “e vissero felici e contenti”.
Titolo: Come inciampare sul principe azzurro
Autore: Anna Premoli
Editore: Newton Compton
Anno: 2013
Prezzo: Euro 8,42; eBook Euro 4,99