Somministrare ad ognuna delle vostre piante la giusta quantità d'acqua, solo quando e dove serve: questo è il concetto fondamentale dell'irrigazione a goccia. Questo tipo di impianto è l'ideale per piante in vaso, aiuole o un piccolo orto. La posa in opera è molto semplice da realizzare da con il fai da te. Il componente principale è il programmatore elettronico a batteria che determina i tempi di irrigazione e quantità d'acua, da avvitare semplicemente al rubinetto, Dal programmatore l'acqua viene immessa in un tubo e da questo, attraverso dei tubi capillari, ai gocciolatori regolabili, che dosano la quantità d'acqua e la distribuiscono direttamente in prossimità delle radici. Con un impianto a goccia fondamentalmente si risparmia acqua e ci si prende cura delle piante anche mentre siamo assenti o in vacanza.
Difficoltà Attrezzi
Materiale
1- Preliminarmente ho individuato la migliore posizione per i tubi per occultarli un pò alla vista e ho calcolato la distanza da coprire con l'impianto. In linea di massima non più di 10 mt lineari. Se la distanza da coprire e maggiore si puo dividere l'impianto con un programmatore a zone. Sicuramente molto più oneroso i termini di costi. Per la posizione ho preferito far passare il tubo sotto una soglia di marmo. Inizio con il praticare un foro nel muro ogno 50 cm circa e posizionando i tasselli reggi tubo.
2- Dopo aver srotolato il tubo collettore, in questo caso di diametro 13 mm ed averlo disteso manualmente, sovente tende ad avere una posizione tondeggiante così come quando è imballato, lo inserisco, forzandolo, all'interno dei reggitubo per tutto il perimetro dell'impianto. Quando arrivo agli angoli o comunque ad un'interruzione eseguo un taglio abbondando circa 10 cm. Per eseguire correttamente le giunzioni agli angoli, si utilizzano appositi raccordi ad angolo. L'inserimento nel tubo può risultare un po faticoso ed a questo si può ovviare scaldando il tubo con un accendino. All'estremo dell'impianto, chiudere il tubo con un tappo.
3- Il tubo collettore ormai è posizionato per tutta la lunghezza dell'impianto. Per collegarlo al programmatore elettronico, utilizzo ancora i raccordi ad angolo ed alcuni ritagli del tubo.
4- Nei pressi di ogni vaso, seziono il tubo collettore con delle forbici e lo giunto con un'apposito elemento che ha al suo centro una diramazione per tubi capillari da 4mm. Posiziono all'interno dei vasi, con l'ausilio di fermi, i tubi capillari ed alle loro estremità inserisco gli ugelli. A secondo della grandezza del vaso e della quantità d'acqua richiesta dalla pianta utilizzerò un tipo di ugello piuttosto che un'altro.
5-Eseguo un controllo finale per accertarmi che tutte le etremità dei tubi, sia i capillari, che il collettore siano chiusi o provvisti di ugello e metto in pressione l'impianto. Non resta che regolare ogni ugello per le nostre esigenze e il programmatore che farà tutto il lavoro. L'ottimizzazione dell'impianto di irrigazione dipende da molti fattori e ha bisogno di alcune prove prima di averne una ottimale. In linea di massima, io preferisco avere un numero di ugelli superiore alle necesità di ogni vaso ma li regolo per avere poche gocce. Questo accorgimento evita che l'acqua, cascando abbondantemente in un'unico punto, scavi un canale causando una errata irigazione del terreno circostante e un deleterio gocciolamento sotto il vaso. Anche il tempo del gocciolamento è importante ed anche in questo caso attivo un programma con frequenze alte ma di durata limitata, per esempio 3 minuti ogni 2 ore. Queste, in ogni caso, sono indicazioni di massima suscettibili di variazioni a secondo del periodo e del luogo dove stiamo utilizzando l'impianto di irrigazione.
2010-Faidatesecondome.it ©Riproduzione riservata