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"Come Jane Austen mi ha rubato il fidanzato" di Cora Harrison: per saperne di più sull’adolescenza di Jane Austen

Creato il 20 agosto 2012 da Alessandraz @RedazioneDiario

Pubblicato da Gabriella Parisi

Cari lettori, parliamo oggi del secondo libro della serie dedicata a Jane Austen adolescente da Cora Harrison, Come Jane Austen mi ha rubato il fidanzato, pubblicato da Newton Compton a maggio. Vi è sfuggito qualcosa, dite? Il primo? Il primo, I was Jane Austen’s best friend, se vorrete, lo dovrete leggere in inglese… Io l’ho fatto (QUI potete trovare la mia recensione) e vi posso assicurare che è un libro molto divertente che vale la pena leggere. E sì, confermo che, se doveste leggere Come Jane Austen mi ha rubato il fidanzato prima di leggere I was Jane Austen’s best friend, vi sembrerebbe di esservi persi qualche pezzo del puzzle!
Autore: Cora Harrison Titolo: Come Jane Austen mi ha rubato il fidanzato Titolo Originale: Jane Austen stole my boyfriend Traduzione di Stefania Di Natale Casa Editrice: Newton Compton pagine: 320 prezzo: € 9,90 Data pubblicazione: 10 Maggio 2012 Trama: Inghilterra, 1791. Jane Austen e sua cugina Jenny trascorrono le vacanze di primavera a Bath, tra balli di gala, pettegolezzi e sale da tè. Jenny ha trovato l’uomo giusto da sposare, l’affascinante e coraggioso capitano Thomas Williams, ma ha bisogno dell’aiuto di Jane per coronare il suo sogno d’amore e superare le resistenze del fratello, il pavido Edward-John, che si rifiuta di acconsentire alle nozze. Jane, invece, non ha ancora trovato il principe azzurro: il suo fascino e la sua arguzia, sorprendenti per una quindicenne, attraggono molti pretendenti, anche quelli su cui hanno già messo gli occhi altre ragazze… E così, suo malgrado, la ragazza si ritrova al centro di uno scandalo che potrebbe rovinarle la reputazione e mettere fine a tutte le sue speranze di trovare il vero amore. Tra storia e finzione, sontuose sale da ballo e sfarzose boutique, Cora Harrison ci offre il delizioso ritratto di Jane Austen da ragazza, nel diario segreto di sua cugina Jenny. Leggi un estratto
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RECENSIONE Vi è mai capitato di andare al cinema ma, per uno sfortunato contrattempo, scoprire che siete arrivati quando sta per iniziare il secondo tempo del film? Immagino di sì. Di solito come vi comportate? Entrate ugualmente o preferite aspettare il prossimo spettacolo per vedere il film dall’inizio? Tenete comunque conto che, entrando al secondo tempo, capireste — quasi — tutto. Supponiamo per assurdo, però, che tutte le pellicole in circolazione siano difettose e che il primo tempo manchi del tutto. Che fareste in questo caso? Vi dico cosa avrei fatto io: sapendo che questo era uno dei film che mi interessavano maggiormente nella produzione cinematografica di quest’anno, mi sarei procurata il dvd in lingua originale e poi sarei andata al cinema a vedere il famoso secondo tempoTutto questo preambolo per dirvi che — sapendo da tempo dell’uscita di questo libro — ho ordinato da The Book Depository I was Jane Austen’s Best Friende l’ho letto prima di Come Jane Austen mi ha rubato il fidanzato, per trovarmi pronta e per farvi una recensione completa. E meno male! In questo modo sono riuscita a gustare appieno questo bellissimo romanzo. 

Cora Harrison ha scritto questi due romanzi per fare avvicinare gli adolescenti a Jane Austen, permettendo loro di entrare nel pieno della sua vita di quindicenne, una vita colma di calore familiare, impegni sociali e balli, come si confaceva a una fanciulla della buona società dell’epoca. Narrato dalla voce, o meglio, dalla penna della cugina Jenny Cooper (in realtà la protagonista si chiamava Jane, ma la Harrison ha — per ovvi motivi — evitato la coincidenza dei nomi) attraverso il suo diario segreto, Come Jane Austen mi ha rubato il fidanzato esplora il periodo dell’adolescenza della scrittrice, trascorso a Bath a casa degli zii materni, Leigh-Perrot. Il titolo è piuttosto ambiguo: in realtà Jane Austen non ruba alcun fidanzato a Jenny, né a nessun’altra. Non pensate subito al peggio, però! Il titolo italiano è la traduzione letterale del titolo originale. In realtà la Harrison ha voluto mettere in evidenza la natura sbarazzina di Jane Austen, una ragazzina piena di verve, civettuola, che si diverte a flirtare con tutti i giovani di sua conoscenza — di solito i suoi vecchi amici d’infanzia e compagni di giochi innocenti. Del resto, in Orgoglio e Pregiudizio, a proposito di Lydia e di Georgiana, la scrittrice definiva i quindici anni l’“età critica”, l’età di passaggio dalla fanciullezza all’età adulta, quella in cui le giovani corrono il rischio — a causa di passioni improvvise e decisioni impulsive — di distruggere la propria reputazione e magari la propria vita. Jane Austen è delineata perfettamente ed è proprio quella che impariamo a conoscere dai suoi scritti giovanili: ironica, dissacratrice, geniale e un po’ folle. Grazie ai foglietti che dona a Jenny per il suo Diario, riusciamo a volte a sentire anche la sua voce (naturalmente si tratta di brani tratti dagli Juvenilia). Se nel primo romanzo la scena era la canonica di Steventon, la casa in cui Jane Austen crebbe, in Come Jane Austen mi ha rubato il fidanzato ci spostiamo a Bath, dove la Austen visse successivamente, che ritroviamo come ambientazione di due dei suoi romanzi cosiddetti ‘canonici’. A Bath, dai Leigh-Perrot, gli zii materni che in seguito adotteranno il nipote James Edward Austen-Leigh — figlio del fratello James e futuro biografo della scrittrice —, ripercorreremo passo passo un episodio realmente accaduto: quello che vide coinvolta Mrs Leigh-Perrot nel furto di una pezza di pizzo, con relativo processo. La ricostruzione storica degli avvenimenti è perfetta, dal momento che la Harrison si è avvalsa degli atti del processo e degli scritti di una fonte autorevole: Deidre Le Faye, colei che ha raccolto e ordinato tutte le lettere giunte fino a noi di Jane Austen. Come nel libro precedente, oltre ai personaggi storici, la Harrison inserisce personaggi che avrebbero potuto ispirare la scrittrice nei suoi romanzi. In casa Forster, al numero 3 di Laura Place — dove farà risiedere Lady Darlymple in Persuasione — incontra un gruppo di militari: il tenente Carter, il tenente Denny, il tenente Brandon e il colonnello Forster. Ma… vi ricordano niente questi nomi?

Una delle illustrazioni di Susan Hellard

Il protagonista maschile, Thomas Williams — il famigerato fidanzato di Jenny Cooper del titolo —, assomma le caratteristiche di molti eroi austeniani. Innanzitutto è un capitano di marina come Wentworth in Persuasione. Il suo rapporto con Jenny, però, somiglia più a quello che c’è fra Mr Tilney e Catherine Morland, vuoi per l’età e il carattere di Jenny, vuoi per i luoghi in cui si svolgono le vicende, che sono gli stessi de L’Abbazia di Northanger. La scena in cui Jenny conosce lo zio di Thomas, l’Ammiraglio Williams, richiama fortemente quella in cui il Colonnello Tilney vede la prima volta Catherine Morland. E la sorella di Thomas si chiama Elinor, come una delle eroine austeniane ma, soprattutto, quasi come Eleanor, la sorella di Henry Tilney. Il rapporto fra il capitano Tilney e la sorella, invece, è molto simile a quello fra Mr Darcy e Georgiana: protettivo e affettuoso. Nel romanzo compaiono anche personaggi storici che sono contemporanei a Jane Austen, ma che non fanno parte della sua cerchia di amicizie, come Lady Georgiana Spencer, la duchessa del Devonshire, che a Bath dilapida fortune al gioco. Personaggio storico e personaggio collegato a Jane Austen è Eliza de Feuillide, cugina e poi cognata della scrittrice, dalla vita assolutamente romanzesca, che interagisce con le nostre due protagoniste, consigliandole dall’alto della sua esperienza e della sua grande forza vitale.

Eliza de Feuillide

Divertenti anche le illustrazioni che accompagnano il testo. Jenny è nel romanzo un’abile disegnatrice e si diverte a fare schizzi sul suo diario di tutto ciò che la colpisce. In realtà — essendo un romanzo rivolto agli adolescenti — Come Jane Austen mi ha rubato il fidanzato si avvale delle abili mani di Susan Hellard per un effetto più accattivante. 

La Harrison riesce pienamente a centrare l’obiettivo di fare avvicinare le adolescenti a Jane Austen. Infatti, gli avvenimenti narrati e lo stile semplice e appassionato di una sedicenne qual è Jenny Cooper ci fanno desiderare di conoscere meglio la scrittrice e ci spingono a leggere o rileggere le sue opere — anche quelle meno note — per addentrarci ancora di più nel suo mondo. Inoltre, conosciamo aspetti meno conosciuti della sua biografia e della sua famiglia, raccontati in maniera giocosa, ma non per questo meno vera. E questo aspetto dei romanzi della Harrison li rende interessanti anche a chi l’adolescenza l’ha superata già da un po’. Un libro assolutamente delizioso, con l’unica pecca costituita dalla prima parte mancante. Una pecca a cui la Newton Compton potrebbe porre rimedio traducendo al più presto I was Jane Austen’s Best friend (Ero la migliore amica di Jane Austen). L'AUTRICE
Cora Harrison, nasce a Cobh, nella Contea di Cork, in Irlanda. Fra i sette e i tredici anni si ammala e spesso non può andare a scuola, ma è costretta a letto, a casa o in ospedale. Così trascorre il suo tempo ad inventare delle storie. A quattordici anni si ristabilisce e incomincia a frequentare regolarmente la scuola. Si laurea all’University College di Cork e, dopo la laurea, si trasferisce in Inghilterra. Lavora come insegnante e come preside, prima di decidersi a scrivere il suo primo romanzo. Da allora ha pubblicato 26 romanzi per ragazzi. My Lady Judge è stato il primo di una serie di gialli per adulti ambientati nella storia Celtica medievale. Essi introducono Mara, Brehon del Burren (il brehon è un’antica figura gaelica di giudice e il Burren è una regione dell’Irlanda). Cora ha scritto libri per bambini di ogni età e spesso viaggia per l’Irlanda incoraggiando i ragazzi dai 6 agli 11 anni a sviluppare il loro talento nella scrittura. Sito Autrice


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