Come la Ikeda illustrò gli Asburgo

Creato il 21 febbraio 2012 da Mauser @Mauser89
Ultimamente sto parlando parecchio di manga e mangaka anche sul blog, uno direbbe: cosa c'entrano i fumetti con la storia? E avrebbe ragione, se non fosse che un sacco di autori si sono cimentati con ambientazioni secolari per le loro storie, location che spaziano dall'Inghilterra alla Francia, agli USA.
Di tutti i manga storici è difficile identificare quale sia il migliore o il più emblematico, per quanto mi riguarda la palma del manga storico migliore che ho letto, il più fedele ma ugualmente interessante e avvincente va ad Anatolia story, trenta volumi stupendi illustrati dalla bravissima Chie Shinohara che ha saputo spostare l'interesse su una civiltà quasi dimenticata, gli Ittiti e allestire una vicenda credibile e storicamente abbastanza attendibile da non gridare alla vergogna. Se non vi fosse ancora capitato e foste allo stesso tempo appassionati di storia antica, amore e avventura Anatolia story merita di avere una possibilità.
Un'altra autrice che secondo me ha prodotto qualcosa di valido storicamente parlando è Chiho Saito, famosa per le sue storie d'amore struggenti e appassionanti tra gentili fanciulle, ufficiali, località esotiche e costumi scenografici, anche di lei consiglio la lettura, ma mettetevi nell'ottica che molte delle sue vicende sono strazianti, donne infelici che piangono disperate amori non realizzabili, vite semidistrutte dalla convenienza e dalla violenza, ambizione a gogo... insomma, fate voi.
Ma per quanto riguarda l'autrice che forse più di altre viene ricordata per un manga storico, un manga che è l'emblema stesso del genere manga-storico, allora nessuno credo possa spodestare la Ikeda, osannata creatrice di Lady Oscar per coloro che hanno qualche anno, poi ripubblicato col nome di Le rose di Versailles. Autrice tra l'altro di uno dei capisaldi delle storie "fanciulla in collegio", ovvero Caro fratello e di due manga biografici dedicati rispettivamente a Napoleone (Eroica) e ad Elisabetta I (Elisabetta, la regina che sposò la patria).
Che Riyoko Ikeda abbia un debole per la cultura e la storia europea, così come le sue tradizioni, non è un segreto, è spesso esternato la sua ammirazione per il rinascimento italiano, l'intenzione di produrre un manga dedicato a Giulio Cesare e il suo lavoro sulla tradizionale Ciclo dei Nibelunghi celebrato da Wagner ne è la prova.
Una cosa meno famosa è che la Ikeda, per essere all'altezza dei manga che ha disegnato e creato ha studiato moltissimo la storia europea e le sue dinastie alla ricerca non solo dell'attendibilità, ma anche dell'ispirazione derivata da qualche figura storica realmente esistita, da questi suoi studi sono emersi diversi bozzetti con protagonisti alcuni dei più famosi ritratti dei reali della famiglia Asburgo.
Questi studi e queste illustrazioni sono state esposte per la prima volta ad una mostra tenutasi a Tokyo nel 2010 e dedicata alla celebre famiglia che conta teste coronate a iosa, ecco i bellissimi disegni che sono apparsi alla mostra e ditemi voi se non sono stupendi, vi proporrò prima il quadro a cui l'autrice si è ispirata e poi il risultato della sua illustrazione.
Maria Teresa d'Austria Kaiserin Maria Theresia im Alter von elf Jahren L'imperatrice Maria Teresa all'età di undici anni by Andrea Moller Castello Hetzendorf
La rivisitazione eseguita da Riyoko Ikeda del dipinto (Teresa qui appare molto più adulta degli undici anni che ha nel dipinto originale)
Elisabetta di Wittelsbach  Imperatrice d'Austria (Sissi) Empress Elisabeth of Austria in dancing-dress L'imperatrice Elisabetta in abito da ballo by Franz Xaver Winterhalter Museo dell'Hofburg, Vienna La rivisitazione disegnata da Riyoko Ikeda (Questa Sissi ha lo sguardo un po' cattivo della Iriza di Candy, non trovate?) Margherita Teresa d'Asburgo Infanta di Spagna   Las Meninas (particolare) Le dame d'onore by Diego Velàzquez Museo del Prado
La rivisitazione disegnata da Riyoko Ikeda (Che le Infante di Spagna non fosse una bellezza si sapeva, ma Margherita Teresa era proprio bruttina, oserei dire che non si potesse che migliorarla e sia Velazquez che la Ikeda hanno lavorato sodo)
Spero che sia stato un breve ma ugualmente grazioso excursus nel mondo della rivisitazione dell'arte e che sia stato piacevole come per me scriverlo.
Un bacio e a presto

Mauser

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