Come Leggere i Tarocchi

Da Giovannipelosini

Introduzione alla Cartomanzia (4)

Come leggere i Tarocchi

La nostra coscienza possiede vari modi per conoscere il mondo ed infine avere consapevolezza della propria esistenza: con i sensi ordinari dei corpi viventi raccoglie informazioni dall’esterno, con la mente le elabora e classifica queste informazioni in modo ordinato, con la sua parte più profonda accede ad una dimensione superiore, dove spazio e tempo sono relativi, dove le strutture razionali sono inutili, dove si può comprendere la realtà degli archetipi secondo la lingua universale dei simboli.
Questo è il linguaggio dei Tarocchi, ma anche quello dei miti e delle immagini dei sogni, non verbale né analitico, non pienamente comprensibile dagli emisferi cerebrali disgiunti. Un tempo tutti comprendevano ed usavano questa antica lingua universale oggi dimenticata dalla maggior parte delle persone, ma conservata nei simboli presenti nelle immagini dei Tarocchi: imparare a conoscere la lingua dei sogni significa imparare a decifrare queste immagini.

Il mazzo di Tarocchi è una chiave di lettura strutturata, una vera macchina filosofica per interrogare il proprio Sè profondo.

Per prima cosa occorre avere un mazzo di Tarocchi personale, e cominciare a “leggerlo” come se fosse un libro senza parole, una sequenza di immagini che racconta una storia. Si scoprirà presto che il mazzo di Tarocchi è un codice antico, una raccolta di simboli ancestrali perfettamente comprensibile dalla parte più profonda dell’uomo, un messaggio per l’uomo di tutti i tempi.

La seconda cosa che consiglio di fare è quella di “giocare” con il proprio mazzo, perché il Tarocco è soprattutto un gioco, uno stimolo a ritornare puri come bambini per capire come la vita stessa gioca con la natura.

Giovanni Pelosini
Link: La lingua dei Tarocchi