Come migliorare la memoria. Prima parte

Da Fernanda Cosentino
La memoria è quel processo mentale che consente di immagazzinare e rievocare elementi della nostra esperienza passata, in modo che non vadano perduti e possano essere utilizzati per le nostre esperienze future. Diverse persone lamentano di non avere una buona memoria, o meglio una memoria di capacità limitata. In realtà, quando si apprendono delle informazioni, ciò che è importante è il modo in cui esse sono codificate ed elaborate e non solo la capacità della nostra memoria. Pertanto, esistono diversi metodi per migliorare l’efficienza della memoria, o meglio la codifica e l’elaborazione delle informazioni da apprendere, fra cui le tecniche e i sistemi di tipo verbale e visivo.

TECNICHE E SISTEMI DI TIPO VERBALE. Le tecniche di tipo verbale sono principalmente tre:
  1. la rima: permette di ricordare parole che rimano fra loro, e può essere usata per ricordare: formule matematiche, i nomi dei re di Roma, i giorni di ogni mese dell’anno (“Trenta giorni ha novembre ...”), ecc.;
  2. gli acronimi: sono “parole artificiali”, dotate a volte di significato, le cui componenti (le lettere) rappresentano un suggerimento per recuperare le informazioni. Esempi di acronimi sono le sigle riferite a enti, società, ecc. (Agip, Eni, Inps, Asl, ecc.);
  3. gli acrostici: sono frasi, filastrocche, storielle le cui prime lettere di ogni parola, suggeriscono ciò che si vuole ricordare. Ad esempio l’acrostico “Come Quando Fuori Piove” indica, nel gioco del poker, il vincitore nel caso in cui il punto realizzato sia di valore uguale, ma cambi solo il colore del seme (C=Cuori; Q=Quadri; F=Fiori; P=Picche).
Gli acronimi e gli acrostici permettono di trasformare un compito di rievocazione in uno di riconoscimento guidato per mezzo della prima lettera, indicando anche quanti sono gli item da ricordare.
Il più noto sistema verbale di tipo visivo è, invece, il metodo fonetico, che consiste nell’associare una o più consonanti, alle cifre da 0 a 9, secondo le seguenti indicazioni: 1(T-D), 2 (N), 3(M), 4(R), 5(L), 6(C-G dolci), 7(K-C-G dure), 8(F-V), 9(P-B), 0(Z-S,C Dolce). In seguito è necessario crearsi un “casellario” composto di parole concrete e le consonanti che le contraddistinguono, dovranno corrispondere a ogni numero da 0 a 9. Ad esempio, se al numero 7 corrisponde la lettera C e al numero 0 la lettera S, nel vostro casellario a tale numero potrebbe corrispondere la parola “CASA” (C=7, S=0), per cui se avete una lista di settanta item, e al settantesimo posto l’item da ricordare è la parola “GIOCO”, creando nella vostra mente un’immagine interattiva fra l’item (GIOCO) e la settantesima parola del vostro casellario personale (CASA), ricorderete con facilità l’item se qualcuno dovesse chiederlo.
Tale metodo, anche se complesso, permette l’apprendimento e il ricordo di lunghe serie di numeri e degli item a essi associati.

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