Il turismo esperienziale è una delle parole chiave che negli ultimi anni sta riscuotendo un incredibile successo nel mondo del travel. Gli attuali viaggiatori non desiderano semplicemente vedere e visitare i principali punti di attrazione turistica di una destinazione ma vogliono vivere esperienze autentiche ed uniche offerte dalle persone del territorio.
Questo cambio di paradigma dovrebbe essere correttamente compreso da tanti titolari e manager di strutture ricettive italiane. L’hotel dovrebbe spostare il focus della propria offerta e connettersi con gli ospiti ad un livello più profondo, più personale, più intimo.
I visitatori vogliono percepire l’anima di una destinazione, vogliono viverla appieno immergendosi nelle storie delle persone e partecipare attivamente alle attività tipiche locali. Oggi l’albergo non vende più un “prodotto” fine a se stesso, ma deve cercare di offrire un’esperienza a 360 gradi che possa coinvolgere ed emozionare l’ospite.
Il turismo esperienziale rappresenta una enorme opportunità per le strutture ricettive che riescono a differenziarsi dal prodotto turistico standard atteso dai clienti di quella specifica destinazione.
Il business derivante dall’offerta di pacchetti esperienziali è molto interessante in quanto permette di ottenere dagli ospiti la disponibilità a pagare un cosiddetto “premium price” per poter fruire dell’esperienza.
Quali sono le caratteristiche peculiari del turismo esperienziale?
E’ unico. Il turismo di massa ha standardizzato le abitudini di viaggio dei turisti uniformando gusti, desideri ed aspettative. Il turismo esperienziale è basato sull’identificazione dell’unicità dell’esperienza locale e questo permette di proporre pacchetti ed esperienze uniche.
E’ autenticamente locale. Per definizione il turismo esperienziale viene vissuto a livello locale e questo è un valore aggiunto decisamente apprezzato dai viaggiatori in cerca di esperienze autentiche.
E’ interattivo. I viaggiatori che decidono di fruire di un esperienza turistica si aspettano di poter interagire attivamente, possibilmente con tutti i loro sensi. Questo coinvolgimento sensoriale permette di far vivere al viaggiatore un’esperienza memorabile ed irripetibile in altri contesti.
E’ ispirato dai viaggiatori. Le esperienze proposte dovrebbero essere completamente focalizzate sul viaggiatore, utilizzare un approccio “olistico”, comprendere ed anticipare i desideri e le aspettative del turista.
Tra le startup più interessanti del settore, Faberest è una società che opera nel mondo del turismo esperienziale. Abbiamo parlato direttamente con Marco Morandini, fondatore e amministratore dell’azienda.
Ciao Marco, cosa si aspetta un giovane come te che si affaccia al settore travel?
Mi aspetto di dare un mio contributo costruttivo allo sviluppo di un settore in continua evoluzione, in particolare per quello che riguarda due trend:
– disintermediazione;
– sharing economy.
Se nello scenario globale, l’Italia è nella top ten delle mete turistiche mondiali con 48 milioni di arrivi internazionali (UNTWO Tourism Highlights, 2014), mi rendo conto che è un passo indietro rispetto a un mercato sempre più digitalizzato e alla ricerca di nuove esperienze. Nel settore turistico italiano si può evidenziare un dato che Faberest considera una grande opportunità: “il 55% dei viaggiatori vuole vivere esperienze uniche ed interessanti in vacanza” (Tripbarometer, 2014). Le spese di questi turisti per attività extra (assimilabili in parte a esperienze) sono pari a 61 € al giorno (Impresa turismo 2013, Unioncamere).
Nello scenario che tu hai descritto, cosa deve fare il mercato italiano per adattarsi alle nuove esigenze del turismo?
L’Italia ha un immenso potenziale turistico, ma è necessario puntare sulle specifiche esigenze del turista. Il turista “di nicchia”, per intenderci, non può più essere considerato una perdita di tempo, ma deve essere il trampolino di lancio dell’altissima qualità dei servizi italiani. Non esiste più un turismo di massa in senso stretto, esistono “esploratori” informati e pretenziosi che cercano esperienze di alta qualità. Oggi è necessario usare la tecnologia per trasformare un cliente qualsiasi nel cliente che si conosce per nome, a cui si propongono esperienze specifiche e si crea una customer care ad hoc. L’obiettivo è coinvolgere il cliente in tutte le fasi dell’esperienza, dalla vendita al feedback successivo al viaggio.
In che modo la vostra startup aiuta gli operatori turistici?
Faberest si pone come un aiuto per gli operatori turistici. Faberest dà loro la possibilità di offrire esperienze originali, aumentando la soddisfazione complessiva e di conseguenza anche il numero dei clienti. Essendo una nuova piattaforma web che offre esperienze uniche sul territorio italiano, su Faberest è possibile cercare, prenotare e vivere attività autentiche partecipando alla creazione dei migliori prodotti Made in Italy. Gli albergatori, per esempio, potrebbero usare la nostra piattaforma per creare nuove proposte weekend: noi forniamo l’esperienza da vivere, ma il pernottamento rimane un servizio offerto dalle strutture alberghiere. I famosi pacchetti weekend preconfezionati cedono il passo alla creatività del cliente e dell’albergatore.
D’altra parte, ci sono operatori turistici che potrebbero caricare direttamente le esperienze sulla piattaforma. Infatti, abbiamo un motore di booking e nei prossimi mesi aggiungeremo interessanti funzionalità come: pagamento in crowdfunding delle attività e il pricing dinamico delle esperienze. Queste funzionalità incontrano le esigenze di guide escursionistiche o in generale di coloro che hanno bisogno di un numero minimo di clienti per far partire un’attività.
Cosa intendi per pagamento crowdfounding e pricing dinamico delle esperienze?
Il principale limite che abbiamo riscontrato con i fornitori è la richiesta di un numero minimo di partecipanti per l’esperienza. Faberest sta sviluppando un sistema che applica il modello di crowdfunding all’acquisto di esperienze, tutelando sia i clienti che i fornitori stessi. Infatti con questo sistema il pagamento e la conferma dell’esperienza avverranno solo al raggiungimento della soglia minima. Per quanto riguarda il princing dinamico, Faberest gestirà per conto dei fornitori il prezzo delle esperienze con l’obiettivo di occupare tutti gli slot disponibili. Per raggiungere questo obiettivo il prezzo dell’esperienza sarà dinamico, in funzione di molte variabili.
Grazie Marco per l’intervista!
Per maggiori info: https://faberest.com