Come nasce il nome Portici?

Creato il 01 novembre 2014 da Vesuviolive

Portici, ai tempi dei Borbone, fu tra le più rinomate cittadine del Mezzogiorno. Essa però ha origini antichissime, che forse non tutti conoscono, risalenti all’età latina. Quando iniziarono i lavori per la creazione di via Cannito (attuale via M Naldi), vennero alla luce ruderi romani che per la loro maestosità potevano essere considerati antiche ville patrizie (questi reperti furono poi trasferiti al Museo Ercolanese).
Da quest’evento nacquero le prime congetture riguardo il nome Portici che si pensò potesse derivare da:
– date le origini romane, dal portico del foro della città
– da Portus, in quanto il Porto di Ercolano era situato sulla costa porticese
– da Villa Pontii, villa edificata da Quinto Ponzio Aquila

Quando vennero alla luce le ville romane, si ritrovò questo stemma, appartenete alla casa di Quinto Ponzio Aquila (QPA). Da qui si formulo l’idea che Portici discendesse da questa famosa famiglia romana

Queste tre ipotesi però non sono dimostrabili in quanto dopo il 79 d.C. dei paesi distrutti dall’eruzione del Vesuvio non troviamo più menzione. Diventa quindi improbabile che il nome Portici, scritto in alcuni documenti del X sec possa essere originato da una delle tre ipotesi succitate.

Il nome Portici lo troviamo nominato in documenti del X, XII, XIV secolo: il primo risale al 15 agosto 968 in cui si dichiara che il sig. Pietro Libertino comprò “integra una terra sua que vocatur ad illum curtaneum posita vero in loco qui vocatum Portici…”

Da questo momento in poi in tutti i documenti riguardanti la cittadina la nominarono Portici, quindi la vera origine del nome di tale città fu persa nel Medioevo. E’ sicuro però che già in questo buio periodo la cittadina inziò ad avere una propria identità distaccandosi dai vicini casali di Ercolano e San Giorgio a Cremano.

Fonti tratte dal libro: “La bella Portici “, di Antonio Formicola, Adriano Gallina editore