Divertentissimi gli esempi (inventati, ma estremamente plausibili) di scrittura infelice e di cose da non fare mai se si vuole avere la benché minima speranza di non essere cestinati.
Da chi, non sapendo descrivere, si limita a un elenco del telefono di azioni, a chi si crede Proust o Gadda, a chi plagia inconsapevolmente telefilm, sitcom o film famosi, alle autobiografie propinate come romanzi, ce n'è per tutti.
Si scopre però con crescente raccapriccio che uno, o più d'uno, o molti degli errori qui descritti, sono la sostanza di romanzi tra i più venduti e amati al mondo!
Allora qualcosa non torna.
Ipotesi fantascientifica: da domani tutti gli aspiranti scrittori del mondo, senza eccezione, giurano fedeltà a un manuale di scrittura creativa, questo per esempio, e abbandonano i loro tic, le loro manie, il loro stile.
Cosa accadrà alle librerie di domani?
Che il mondo avrà migliaia di romanzi tutti uguali, fatti salvi i nomi.
Avere uno stile inconfondibile, avere istinto per fare la cosa giusta ed evitare quella sbagliata: è questo che fa il grande scrittore, e nessun manuale te lo può insegnare.