Come ogni giorno ho buttato un occhio al sito on line de Il Fatto quotidiano ed ho trovato una vignetta, manifesto, più divertente di quelle di Vauro.

Creato il 10 novembre 2011 da Slasch16

Il Fatto è un quotidiano che propone diverse iniziative, campagne, ha un seguito piace a quasi 700.000 persone, tra le quali ci sono anch’io.
Ci sono molti validi giornalisti e tanti scrivono nel loro blog pubblicato in prima pagina, Come Carlo Tecce  un giovane che dovrebbe essere emergente.
Si sa che se lavori vicino ai mostri sacri del giornalismo, come è successo a Travaglio con Montanelli, anche senza volerlo ti infarini, ne prendi un attimo lo stile, insomma assorbi come una spugna esempi e suggerimenti.
Non diventerai mai Montanelli ma, se hai classe come Travaglio, diventerai comunque un campione.
Secondo il mio, modesto, punto di vista uno avviato sulla strada dei migliori è Luca Telese non solo per la sua capacità, per la sua chiarezza ma anche per la modestia  ed il rispetto con il quale tratta i suoi lettori.
Riprendendo un articoletto dell’Unità avevo scritto un post allo yogurt, leggermente acido, dove manifestavo una certa delusione verso un giornalista che stimo, con questo titolo:

Chiunque finisca a lavorare al Fatto, il giornale, finisce inquinato dal qualunquismo del sono tutti uguali. Luca Telese.

 Con mia enorme sorpresa, non per vantarmi ma il mio blog ha un certo seguito e, già che ci sono, chiarisco anche un’altra cosa, io scrivo come scrivo per dna, sono ironico e faccio satira in modo naturale da sempre senza scimmiottare qualcuno, famoso o no.
Come dicevo, con mia enorme sorpresa, mi sono trovato un commento di Luca Telese in persona, non solo, mi ha chiarito per bene la questione ed io ho fatto un altro post per correggere il tiro e chiarire l’equivoco, c’è stato un breve scambio di commenti e la cosa è finita lì.
Quello che è avvenuto mi ha dato conferma che la stima che ho per Telese se la merita tutta, il fatto di prendere in considerazione la critica di un blogger qualsiasi, che ha la terza media, dimostra tutto il rispetto che ha per i lettori e per sè stesso ed è una caratteristica che hanno solo i capaci, i grandi, quelli che amano il loro lavoro e non se la tirano per il fatto che sono in prima pagina tutti i giorni.
Hanno la dote più grande che dovrebbe avere un giornalista, sono a disposizione anche del più pirla, che in questo caso sono io.
Altrettanto non posso e non voglio dire di Carlo Tecce, che ho nominato il piccolo Travaglio, specificando che si può anche giocare al Parco Lambro con la maglia di Messi ma ciò non significa che si ha la stessa classe, il quale ha scritto un post ironico su Bersani e sulla manifestazione del Pd a Roma  usando un tono saccente ed ironico che mi sembrava fuori luogo, in modo particolare per la mancanza di rispetto verso i partecipanti.
Se si devono fare delle battute su Bersani-Crozza gradirei fossero più intelligenti.
Ho lasciato un commento diggiamo di dissenso, con qualche battutina e non mi è stato pubblicato.
Non ero il solo a dissentire, non ho offeso nessuno ed ho usato, si e no, il 20% dell’ironia che utilizzo nei miei scritti.
Il mio commento non è stato pubblicato, ma non è censura, forse ho usato l’inchiostro che scompare, anche se mi risulta che lo dovrebbe fare dopo 24 ore non immediatamente.
Perchè tutta questa manfrina su un episodio del genere?
Perchè sul Fatto c’è una campagna, una pubblicità, una iniziativa, che vedete pubblicata nell’immagine all’inizio dell’articolo.
Io ci aggiungerei una riga: ma non azzardarti a commentare, non è valido.
Adesso mando il post al Fatto sperando che superi l’esame di idoneità dei redattori e venga pubblicato.
Sono ottimista perchè se una come la Gelmini ha preso la laurea ed è diventata ministro significa che nella vita tutto può succedere, anche che il Fatto mi pubblichi il post.
A meno che io non superi la media intellettuale e culturale della Gelmini, non rientri nei canoni stabiliti dai redattori de il Fatto. 



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