Come organizzare un viaggio in Abruzzo: prima tappa

Creato il 26 maggio 2013 da Lory663
Dai monti della Marsica al Parco Nazionale.

Attraverso gli aspri paesaggi dei Monti della Marsica, il percorso si snoda in un susseguirsi di lunghe dorsali e profonde conche, occupate in passato da bacini lacustri. Partendo dalla città di Sulmona, situata nella cosiddetta conca peligna, arriviamo sino al Parco Nazionale d'Abruzzo, caratterizzato da una rigogliosa vegetazione selvaggia e da svariate specie faunistiche che sono rigorosamente protette.

Patria del poeta latino Ovidio, Sulmona è oggi una vivace cittadina dell'Abruzzo, circondata dalle montagne e adagiata nella bella conca della Valle Peligna. Famoso il complesso dell'Annunziata, fondato nel 1320, comprendente la chiesa (rifatta nel '700) e lo splendido palazzo di gusto in parte gotico e in parte rinascimentale, edificato in tre periodi diversi (1415, 1483, 1522). All'interno è ubicato il Museo civico che ospita una sezione archeologica e una di arte medioevale e moderna (XIV-XVI sec. ). Si consiglia anche una visita alla cattedrale, di impianto romanico-ogivale, più volte rimaneggiata: nella cripta un magnifico rilievo bizantineggiante risalente al XII sec. raffigurante una Madonna in trono col Bambino. Interessante Piazza del Carmine, dominata da un grandioso portale duecentesco di forme gotiche e ornata dalla rinascimentale Fontana del vecchio. 
Si prende quindi la S.S. 479 in direzione di Anversa (a 15 km), all'imbocco delle dirupate gole del Sagittario. Nella piazza principale è la chiesa della Madonna delle Grazie, con un ricco portale rinascimentale ornato di colonne, rilievi e statue. Usciti dall'abitato l'itinerario prosegue alla volta di Cocullo (5 km), situato in cima a una collina, a sentinella tra due valli. Qui sono i resti di una torre e di un castello medioevali, appartenuti al leggendario duca Sarchia, e una caratteristica fontana a tre arcate. Degna di nota anche la quattrocentesca chiesa della Madonna delle Grazie di stile romanico-abruzzese, fondata su un tempio più antico, con notevoli affreschi all'interno. 
Ripresa la strada, dopi 15 km arriviamo a Ortona dei Marsi, che è dominata dalle rovine di un castello. All'interno del paese sorge la parrocchiale di S. Giovanni Battista, dalla bella facciata trecentesca nella parte centrale (rosone e due finiestre), ampliata e rimaneggiata nel '600.
A 12 km raggiungiamo Bisegna, situata ai piedi della Montagna grande, circondata dai boschi. Nella parrocchiale di S. Maria Assunta  sono da ammirare un reliquiario d'argento e una croce processionale quattrocentesca di manifattura sulmonese. La strada prosegue immettendosi sulla S.S. 83 che attraversa il Parco Nazionale d'Abruzzo e, dopo 17 km, si raggiunge Pescasseroli, noto centro di villeggiatura dell'alta Val di Sangro, adagiato in una conca tra boschi di faggi e pini, ideale punto di partenza per compiere escursioni nell'area del parco.
Percorrendo la S.S. 83 si tocca poi Civitella Alfedena (16 km), graziosa località di villeggiatura affacciata sul Lago di Barrea, ai margini del parco, caratterizzata da palazzi in pietra e grigie casette. Entrando nell'abitato si incontra una porta medioevale, con lo stemma della città (1559), e salendo per Via Castello si arriva ai resti di una fortezza, con bella torre ottagonale. Interessante per gli amanti della natura il Museo del Lupo Appenninico, specie in via di estinzione, protetta nell'area del parco.
Presa la S.S. 479, accompagnati da un ampio panorama sui Monti della Meta e sul parco, si oltrepassa il solitario Passo Godi (1564) e si inzia la discesa fino al pittoresco paese di Scanno ( a 27 km). Attrezzato centro turistico, anche invernale, Scanno è situata in una gola alpestre, sopra un'altura, in prossimità del tranquillo lago omonimo. Si consiglia di trovare un po' di tempo per una visita della parte vecchia del paese, con le strette viuzze, scalette, bei portali barocchi e antichi palazzi. Singolare l'abbigliamento delle donne, che ancora oggi usano vestirsi con l'austero ed elegante costume di una volta. 
Altri 6 km, superando i detriti di un'enorme frana, e raggiungiamo Villalgo, situato tra due laghi, quello di Scanno e quello di San Domenico, che rendono il clima del paese meno rigido di quanto la sua altezza non farebbe pensare. Nella piacevole stazione turistica si erge la parrocchiale, che conserva un reliquiario quattrocentesco.
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