Come ottenere i finanziamenti della Comunità europea

Da B2corporate @b2corporate
Il tema legato ai finanziamenti, alle sovvenzioni ed ai contributi messi a disposizione dalla Comunità Europea è di sicuro interesse per tutti coloro che, siano persone fisiche, enti no-profit, enti pubblici ed imprese private, vogliano ricevere agevolazioni e aiuti a fronte di specifici progetti da realizzare. Molto si è detto circa l’incapacità diffusa del nostro Paese di utilizzare se non in minima parte  le risorse stanziate dalla Comunità Europea. Si parla di circa il 60% dei fondi strutturali europei disponibili, ancora inutilizzati. Inoltre del cospicuo ammontare di finanziamenti europei per ricerca, innovazione e sviluppo tecnologico, riusciamo ad utilizzare poco più del 50% della somma cui potremmo aspirare.
Fondi strutturali
Per quanto concerne i fondi strutturali, essi sono stati ideati nell'intento di contribuire a ridurre le disparità nello sviluppo regionale ed a promuovere la coesione economica e sociale nell'Unione europea. I fondi strutturali rappresentavano un cospicuo ammontare, che per il periodo 2007-2013 era pari a circa 335 miliardi di euro. Essi non sono fruibili direttamente dai soggetti (persone fisiche o giuridiche) ma vengono messi a disposizione di Stato e/o Regioni, le quali devono cofinanziare i loro progetti. Va da sé che, in un momento di crisi come l’attuale, molti progetti regionali, per cui sono stati richiesti e ottenuti finanziamenti, non possano essere portati a termine per la mancanza di risorse delle stesse regioni (cofinanziamento regionale del progetto). Le quali paradossalmente si vedranno revocare gli stanziamenti europei, da loro stesse richiesti e ottenuti. 
Mentre per quanto riguarda i finanziamenti e le agevolazioni concedibili direttamente alle persone (fisiche o giuridiche), l’ostacolo maggiore è costituito dalla diffusa scarsa conoscenza che se ne ha nel nostro paese. Solo recentemente si stanno diffondendo convegni e seminari per cercare di sensibilizzare il pubblico alla conoscenza di questi strumenti di eccezionale importanza e valore.
Va detto che la vastità di questa disciplina tende a scoraggiare chiunque si avvicini a d essa, il portale della Comunità Europea dedicato alla materia è di non facile lettura, sia per i continui rinvii a link ed ad allegati spesso (ma non sempre) in lingua inglese.
Inoltre, al di fuori dei citati fondi strutturali, la maggior parte dei progetti finanziabili direttamente dalla UE richiede la partecipazione di almeno tre soggetti giuridici, ognuno dei quali dev'essere stabilito in uno Stato membro o in un paese associato; in nessun caso due di questi soggetti giuridici possono essere stabiliti nello stesso Stato membro o paese associato ; tutti e tre i soggetti giuridici devono essere indipendenti l'uno dall'altro.
Il predominio delle multinazionali
Seguendo le vicende economiche e finanziarie attuali, è facile avere l'impressione che l'economia europea è dominata da grandi imprese multinazionali. I loro svariati miliardi di euro acquisizioni, piani di espansione globale o-più recentemente-rischi dei mega fallimenti dominano i titoli dei giornali. Ciò che di solito si perde è che oltre il 99% di tutte le imprese europee sono, infatti, le PMI (vedi definizione di PMI). Essi forniscono due su tre dei posti di lavoro del settore privato e contribuiscono a più della metà del totale valore aggiunto creato dalle imprese nell'UE. Inoltre, le PMI sono la vera spina dorsale dell'economia europea, i responsabili per la ricchezza e la crescita economica, accanto al loro ruolo fondamentale per l'innovazione e la R & S. Ciò che è ancora più intrigante è che nove su dieci le PMI sono in realtà microimprese con meno di 10 dipendenti.
Il ruolo strategico delle PMI
La SME Performance Review (SPR) è lo strumento fondamentale utilizzato dalla Commissione europea per documentare l'importante ruolo delle piccole e medie imprese e studiare l'ulteriore sviluppo di questo settore. Esso ha due componenti, una relazione annuale europea e una serie di schede informative nazionali .
Inoltre, una serie di studi su temi importanti per le PMI è consultabile sulla pagina web SPR.
La SME Performance Review attua il monitoraggio e la valutazione delle prestazioni degli Stati membri per l'attuazione dello Small Business Act. Lanciato dalla Commissione europea nel 2008, rappresenta una fonte completa di informazioni sulle prestazioni delle PMI in Europa e utilizza una vasta gamma di indicatori di successo, concentrandosi in particolare sulle misure del piano d'azione SBA.

Il contributo delle PMI agli obiettivi economici principali dell'UE è riconosciuto e ben documentato sia nella “Strategia di Lisbona” per la crescita economica e di nuovi e migliori posti di lavoro, sia nella successiva “Strategia Europa 2020”. Quale ulteriore passo in avanti, lo Small Business Act per l'Europa (SBA) stabilisce un quadro politico globale per le PMI dell'UE e dei suoi Stati membri. Nella revisione dello Small Business Act (SBA) del febbraio 2011, la Commissione e gli Stati membri hanno riconosciuto che una governance forte è la chiave per una corretta attuazione dello SBA.
Se ti interessa l'aregomento leggi la nuova edizione dell'ebook "I Finanziamenti della Comunità Europea" a cura di Antonella Antonelli