Eseguire il root del nostro dispositivo significa sostanzialmente andare a "sbloccare" i permessi da amministratore per effettuare tutte quelle operazioni che all'utente base non sono concesse, come per esempio disinstallare app inutili e superflue di sistema oppure installarne altre che necessitano di tale configurazione.
Detto questo e conoscendo questi fondamentali aspetti preliminari , vediamo come effettuare il root pressoché automatizzato del nostro Smartphone.
Per prima cosa fondamentale altrimenti potete anche non procedere oltre, è consultare questa pagina per vedere se il vostro dispositivo è riconosciuto dal software che vi descriveremo più avanti.
Se non è presente vi consigliamo di non proseguire oltre perché potrebbero sorgere alcuni problemi: sostanzialmente il software non riconoscendo il dispositivo, non fa partire la procedura, ma per precauzione è meglio non forzare.
Se invece lo smartphone è presente nella lista, allora vediamo come sbloccarlo e avere il pieno controllo delle funzionalità, tra le quali:
- installare o disinstallare app di sistema o app che necessitano di permessi da amministratore;
- settare particolari configurazioni per migliorare le prestazioni globali del dispositivo;
- installare le cosiddette ROM stock delle quali parleremo in seguito in altri articoli, ovvero dei sistemi operativi rivisti, corretti e più performanti;
- eseguire pulizie più profonde per migliorare la stabilità e le prestazioni e tanto altro ancora.
Per prima cosa scaricate il software Kingo Root da questo link, procedura da eseguire con windows, e installatelo sul PC.
Collegate tramite cavetto lo smartphone al PC e attendete che il software lo riconosca automaticamente, bisogna essere ovviamente connessi alla rete.
Fatto questo il software stesso installerà i driver dello smartphone più adeguati ed aggiornati al PC e vi chiederà di staccare e ricollegare il cavetto per avviare la procedura sempre automatizzata di root.
A questo punto uscirà una schermata come quella in alto in cui ci si avvisa della presenza o meno del root, in questo caso deve apparire ovviamente la scritta status NO e il pulsante di ROOT si illuminerà di arancio.
Premendo il pulsante, ROOT, si dovrà semplicemente attendere il giusto tempo, spesso qualche minuto, in cui il software esegue l'operazione ed effettua lo sblocco.
Durante questa fase alcuni dispositivi potrebbero anche riavviarsi automaticamente per effettuare ed applicare le modifiche suddette.
A questo punto tutto è pronto basta riavviare lo smartphone se non è stato fatto automaticamente, scollegare il cavetto e riavviare l'analisi da parte del software, per avere questa nuova schermata come quella in basso, che conferma l'avvenuto root, oppure si può scaricare una delle tante applicazioni dal Play Store che verificano la presenza o meno del root stesso.