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L'universo delle
piante ad azione diuretica è davvero
vasto ed eterogeneo e, per i non addetti ai lavori, è facile perdersi tra le numerosissime erbe consigliate in queste circostanze. Questa guida ti consentirà di fare finalmente chiarezza, aiutandoti a scegliere il rimedio giusto per la tua problematica. Se lo scopo è l'aumento della diuresi in senso stretto, molto utile è l'equiseto (Equisetum arvense) erba conosciuta anche con il nome comune di coda cavallina. Si utilizza l'erba intera, che è ricca di sostanze chiamate saponine, dotate di una spiccata azione diuretica. Si possono porre 1-2 cucchiaini dell'erba in una tazza d'acqua fredda, assumendone 3 tazze al giorno, dopo aver lasciato a macerare tutta la notte. Un'altra pianta ad azione diuretica è un'erba molto utilizzata nelle nostre cucine tutti i giorni: il prezzemolo. I suoi frutti, infatti, contengono un olio essenziale che induce una energica stimolazione della diuresi. Basterà realizzare un infuso dei frutti in acqua (1 cucchiaino in 1 bicchiere d'acqua per tre volte al giorno) senza far bollire, per impedire la perdita di olio essenziale. E' sconsigliato l'utilizzo in gravidanza.
Un'altra erba utile a stimolare la diuresi è il Tè di Giava (Orthosiphon aristatus), conosciuto anche con il nome di "barba di gatto" a causa dei lunghi stami che assomigliano alle vibrisse di un felino. Si utilizzano le foglie che facilitano non solo l'escrezione dei liquidi ma anche l'eliminazione di sostanze azotate e di sodio. L'effetto diuretico naturale, tuttavia, è più modesto delle erbe precedenti. Anche il ginepro (Juniperus communis) contiene, nelle sue bacche, un olio essenziale ad azione diuretica. Le bacche vanno poste in infusione con le stesse indicazioni già descritte per il prezzemolo. Anche il ginepro non va assunto in gravidanza e ne è sconsigliato l'utilizzo per lunghi periodi in quanto può indurre infiammazioni renali. Potrete miscelare le erbe trattate a vostro piacimento, seguendo le dosi consigliate, creando così ottime tisane diuretiche ed, eventualmente, aggiungendo erbe come liquirizia, menta e timo per migliorarne il sapore.
Nei problemi di cistite è importantissimo disinfettare le vie urinarie ed effettuare una terapia di lavaggio per allontanare i batteri patogeni responsabili dell'infezione. Per questo motivo, oltre a bere grandi quantità d'acqua, è consigliabile affiancare l'assunzione di una tisana a base di uva ursina (Arctostaphylos uva-ursi), un arbusto basso le cui foglie contengono una sostanza, l'arbutina, che ha azione diuretica e disinfettante. Quest'ultima azione, però, si manifesta solo se il pH delle urine è alcalino: per questo, è consigliabile associare una dieta ricca di alimenti basici (in primo luogo verdure). L'uva ursina è una pianta molto ricca di sostanze come i tannini che, con un un uso prolungato, potrebbero avere un'azione irritante sullo stomaco. Associando alla tisana di uva ursina piante come la menta o la melissa, si potrà facilmente ovviare a questo inconveniente. L'assunzione della tisana a base di uva ursina è sconsigliata in gravidanza per la sua azione ossitocica.
Le coliche renali, dovute al passaggio dei calcoli attraverso gli ureteri, sono delle manifestazioni particolarmente dolorose, che richiedono un pronto intervento medico e farmacologico. Tuttavia, la fitoterapia può tornarci utile in fase preventiva, per impedire, quindi, la formazione delle masse di calcoli a monte. Una delle strategie preventive più efficace è, sicuramente, una stimolazione adeguata e regolare della diuresi. Tutte le piante già citate precedentemente per la preparazione di un diuretico naturale sono, ovviamente indicate a tale scopo. Nelle prevenzione della calcolosi, inoltre, anche il tarassaco (Taraxacum odfficinale) o dente di leone, è un'erba da sfruttare per le sue proprietà diuretiche e di chemiolisi, ossia di dissoluzione del calcolo. Se ne assumeranno 1-2 cucchiai da tavola in mezzo litro d'acqua calda, dopo infusione per 10 minuti.
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