Come preparare un viaggio in California

Creato il 02 marzo 2015 da Giovy

San Francisco - Foto dall'archivio di VisitCalifornia


Il mio viaggio in California è sempre più vicino: sono qui che conto i giorni che mi separano dalla vista di San Francisco, città dove atterrerò e dalla quale partirà ufficialmente il mio #CaliforniaDreamBig. Non è di certo il primo viaggio a lungo raggio che faccio ma la tensione è un po' sempre quella della prima volta, tanto che mi sto chiedendo da giorni (in modo semi-serio) come preparare un viaggio in California. Nel post di oggi trovate le risposte che sto cercando di darmi.
La prima cosa che la mia mente cattura quando penso ad un viaggio in California è che là c'è il sole, la temperatura è buona quasi tutto l'anno e la gente è super sporty, molto figa, dal colorito magnifico e con i capelli sempre perfetti.
Mentre scrivo queste parole mi passano davanti gli occhi le immagini della sigla di The Hills, serie targata MTV, la perfezione di Lauren Conrad (che con la camicia bianca non si sporca mai) e tutte le puntate di Beverly Hills 90210 che ho visto dal 1992 in poi.
Io sono una di quelle che di bianco non riesce a star vestita, perché mi sporco.
Sono tonda (o dovrei dire curvy, che fa più figo), porto lo stesso modello di sandali da trekking dall'inizio del 2000 (varie paia, eh?), non ho borse alla moda (pur avendo lavorato per tanti anni nel fashion biz), giro con lo zaino ogni qual volta ne ho l'occasione, porto solo t-shirt no logo e ho i capelli mossi che con l'umidità si increspano diventando ingestibili.
Cosa ci faccio io in California? Come mi preparo?
Prima cosa... metti l'ansia fuori dalla porta.
L'ansia è quella cosa che ti si siede di fianco quando devi fare il modello ESTA.
Il modello ESTA è la pre-autorizzazione ad entrare negli Stati Uniti e va sempre fatta prima di un viaggio. Costa 14$ da pagarsi online con la carta di credito (no paypal) e consta in una serie di domande alle quali rispondere con la massima sincerità.
Una volta fatto questo, si attende tenendo la mano all'amica ansia seduta accanto a te in modo immaginario e si aspetta con trepidazione che la parola "Approved" appaia sullo schermo.
Fatto ciò, l'ansia se ne va.
Ricordatevi di stampare il vostro modello ESTA e di portarlo con voi al check-in del volo.
La seconda cosa da fare è darsi un certo aspetto.
Ho già tagliato i capelli, e questa è una piccola grande garanzia sul fatto che, forse, se ne staranno buoni senza incresparsi.
Dato il bel clima e la mia attitudine a mettere i sandali non appena la temperatura supera i 12°, credo che un salto a sistemare piedi e unghie sia necessario.
C'è poi da pensare alla pelle: io sono una di quelle che, come i vampiri, al sole potrebbe sciogliersi.
Ho la pelle chiara, le lentiggini e la protezione 50 è la mia migliore amica anche quando la latitudine arriva ai 58° nord. Sono riuscita a farmi venire l'eritema anche alle Ebridi Esterne.
Ce la farò? La mia melanina ha bisogno del vostro conforto... intanto mangio carote, probiotici e cose buone come se non ci fosse un domani.
Terzo elemento fondamentale: cosa metto nello zaino?
Già zaino, ve lo dicevo prima. Il mio assetto da viaggio è computer a tracolla da un lato, borsa tipo messenger dall'altro e zaino sulla schiena.
Le dimensioni dello zaino cambiano a seconda del viaggio.
In quello che porterò in California ci posso stare dentro anch'io.
Non riesco a trascinarmi dietro i trolley... è più forte di me. Vogliatemi bene lo stesso.
Il necessario per la California prevede abbigliamento primaverile molto easy, dei jeans e se proprio voglio fare quella che a Los Angeles (già, vado anche là) esce vestita bene, porterò con me un vestito nero che non tradisce mai. Nemmeno nello spiegazzamento da zaino.
Un giorno appeso e torna come nuovo. Et voilà!
Quarto: ma il dollaro doveva proprio salire ora che io parto?
Ah... se avessi cambiato i dollari a Gennaio.
Con le valute estere senza cambio fisso è proprio così, come in un vortice formato dalla legge di Murphy. Nel momento in cui vuoi cambiare non lo fai, quando lo devi fare il tasso è irrimediabilmente cambiato ed è un po' più sfavorevole.
Anyway, chiamate la banca sempre un paio di settimane prima di partire. Si sa mai che i dollari finiscano!
Quinto: mia nonna diceva di pensare sempre alla salute.
E così ho fatto: sono andata su un sito che ho frequentato spesso per tanti viaggi e ho acquistato la mia assicurazione di viaggio, che comprende anche le spese mediche.
Questo è un punto fondamentale, non solo per gli Stati Uniti.
Sesto: quante ore di fuso ci sono?
Nove... hai detto nove?? E se non dormo??
Io e il fuso della zona americana siamo sempre andati molto d'accordo.
Quando l'orologio torna indietro io mi sento un po' stanca ma mi riprendo in un giorno (le ultime parole famose). La costa Ovest degli Stati Uniti è 9 ore indietro.
Vorrà dire che chiamerò Gian quando in Italia è pomeriggio e che la melatonina sarà l'altra mia migliore amica, dopo la crema solare.
Settimo: hai detto terremoto?
Ora ci rido su, serve a me per sdrammatizzare ma io ho tanta paura del terremoto.
Ce l'avevo già prima del 2012, poi a fine maggio il terremoto qui in Emilia mi ha presa e messa fuori casa, dando il via ai giorni più neri della mia vita, visto che la sorte s'è messa di mezzo ed è anche morta la mia mamma (non per il terremoto). Ho imparato a sorridere del ricordo di mia madre e ci ho scritto anche un ebook. Imparerò a non sbiancare alla prima scossa di terremoto?
Ovviamente vietato guardare prima della partenza qualsiasi film catastrofista sul Big One.
Per il resto farò del mio meglio. Stay tuned.
Continuo a pensare che davvero la partenza è dietro l'angolo e continuo a sognare quella California che da sempre è nella mia mente. E' vero, io sono una da Europa e Sud America ma, signori miei, la California è sempre un mito dei miti ed io non vedo l'ora di metterci piede.
Per il resto mi godo la mia imperfezione galoppante, penso che metterò lo smalto blu alle unghie dei piedi anche se fa molto anni '80 e non porterò nemmeno una maglietta bianca nel mio zaino.
Ora mettete giù caffé, penne, mail da scrivere e incombenze della giornata e cantate con me "California here we come, right back where we're starting from, Californiaaaaaaaaaaaaa"

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