Alle recensioni pilotate da manipolazione commerciale (detta cybershilling) eravamo abituati: gestori che si esprimono positivamente sul proprio ristorante/hotel, o aziende che autopromuovono il loro prodotto (o pagano qualcuno per farlo) per influenzarne l'acquisto.
Ma ci sono fake reviews di matrice ancora più subdola e inaspettata; quelle di utenti che commentano per la "gloria". Secondo una ricerca del MIT, infatti, il 5% delle recensioni che si trovano su internet, tendenzialmente negative, sarebbero a cura di persone che non hanno neppure acquistato il prodotto che recensiscono. Tra le spiegazioni per questo comportamento anomalo c'è il desiderio dell'utente di guadagnarsi il distintivo di "recensore esperto" e il rispetto della web community.
Ma come proteggersi dalle recensioni false, ovvero da un terzo dei giudizi raccolti su internet?
La start-up italiana Zoorate ha sviluppato Feedaty, uno strumento implementabile all'interno dei singoli siti di vendita online che "modera" le recensioni, controllando che il commentatore abbia effettivamente eseguito un acquisto e monitorando segnalazioni multiple provenienti da uno stesso indirizzo IP.
In caso di lamentele, offre anche il servizio di "mediazione" fra utente e venditore. Se i due soggetti non si mettono d'accordo, pubblica la recensione. Insomma, non un social network aperto a tutti indiscriminatamente, ma neanche uno strumento che i rivenditori possano manipolare. Feedaty si propone agli e-store come un terzo attore che vigila sulle opinioni certificate e gestisce la trasparenza dei feedback.
Utile ai rivenditori per proteggersi dalle recensioni selvagge e agli utenti per non farsi incantare da giudizi fasulli.
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