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Come reagire alla perdita della mamma – “Wonderland” di Kirsty Mitchell

Da Sulromanzo

Kirsty Mitchell, Wonderland, Once upon a timeSi sa che la perdita della mamma è, forse, uno dei dolori più difficili da superare. Sembrerà una cosa ovvia, anzi quasi sicuramente lo è, ma di certo non lo è il modo in cui ha reagito la fotografa inglese Kirsty Mitchell che, dal 2009, è impegnata nel progetto Wonderland, una serie di foto ispirate a sua madre, per conservarne il più possibile la memoria.

Professoressa di letteratura inglese, la signora è riuscita a instillare nella figlia non solo il piacere della lettura, ma l’amore per i libri che rappresentano il vero soggetto delle rappresentazioni fotografiche della Mitchell, insieme a donne colte in pose tra il fashion e il fantastico. Il mondo di Wonderland, come il nome del progetto suggerisce, è meraviglioso, quasi fantasmagorico, capace di creare suggestioni fiabesche e risvegliare le sensazioni magiche che abbiamo provato leggendo. Di qui, la fata/ninfa sdraiata sui libri di Once Upon a Time (foto in alto a destra) o la donna rivestita di libri, quasi novella divinità della lettura, di The Storyteller (prima foto in basso), fino alla maga che fa vivere le parole dei libri, come in An Ocean of Tales Until The Shores Of Home (seconda foto in basso).

Le storie dell’infanzia, quelle costellate di fiabe, streghe e personaggi insieme misteriosi e fantastici, rivivono in questa serie di fotografiche che, sebbene legate alla memoria della madre della Mitchell, possono tranquillamente prestarsi ad evocare l’immaginario che ammantava di fascino le letture della nostra gioventù.

Kirsty Mitechell, Wonderland, The Storyteller

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Kirsty Mitechell, Wonderland, An Ocean of Tales Until The Shores Of Home

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