A due anni dall’articolo Come realizzare una Cafè Racer ho ben pensato di dedicare uno spazio anche allo stile delle diffusissime Scrambler.
Come già detto in altri articoli non sono nè un professionista nè un esperto del settore. Dal 2008 sono entrato a far parte del mondo degli appassionati della customizzazione, nel 2009 ho realizzato la mia prima Cafè Racer e da allora sono sempre alla ricerca di moto particolari e con scelte funzionali e stilistiche non convenzionali. Quest’anno ho realizzato una moto che attualmente non so in quale stile rientra, in tutti i casi potete vederla qui: AIDA. Bene, partirò da una breve introduzione sul mondo delle Scrambler per poi entrare nel vivo della guida.
ScramblerLo Scrambler, in campo motociclistico, indica un tipo di motoveicolo con caratteristiche principalmente stradali, al quale sono state apportate lievi modifiche per renderlo adatto ad affrontare percorsi sterrati o brevi tratti fuoristrada di trascurabile difficoltà. Il termine "scrambler" deriva dal verbo inglese "to scramble" che significa mischiare. Così erano chiamate, in alcuni territori di provincia statunitensi della fine anni cinquanta, le motociclette stradali cui venivano applicati manubri, pneumatici e rapporti da fuoristrada, al fine di essere impiegate sulle lunghe strade sterrate che collegavano i "ranch" alle vie di comunicazione pubbliche. Arrivato in Europa, il termine fu utilizzato soprattutto dalle case italiane e inglesi che, negli anni sessanta, sfornano un cospicuo numero di modelli "scrambler". In Italia, molte delle più importanti case costruttrici avevano in listino un modello turistico trasformato "scrambler", come Moto Guzzi, Moto Morini, MV Agusta e Gilera, oppure un modello appositamente concepito come la Ducati, per cercare uno sbocco commerciale sul mercato americano. (fonte: wikipedia)
1.Quale ScegliereCome prima cosa da tener per realizzazione di una Scrambler è la scelta della Base ovvero della moto da trasformare. Tutto parte dal budget che si ha a disposizione, per i neofiti la strada più breve è quella di aprire un qualsiasi sito di annunci e fare una ricerca per fasce di prezzo. Indicativamente con 1000 € (escluso il prezzo della moto) si riesce a realizzare una special ‘entry-level’, molto dipende dalla vostra attitudine a risolvere i problemi all’interno del vostro garage… Passiamo al dunque… è fortemente cosigliato scegliere una moto da enduro, crosso meglio ancora regolarità. La scelta della base è vincolante, immaginiamo di dover trasformare una Ducati 916 o una meno recente Suzuki Gsx in una moto tutto fare, certo nulla è impossibile ma il lavoro da fare è tanto e ovviamente il risultato non sarà dei migliori. La Base influenza almeno il 70% di tutto il lavoro che verrà fatto, quindi il mio consiglio è quello di ragionare molto sulla scelta del modello da utilizzare. Nel corso degli anni ho letto molti annunci di moto ‘trasformate’ che potevano usufruire delle assicurazioni ‘agevolate’ grazie all’iscrizione all’Asi o al Registro Storico FMI… NO! Ogni qualvolta si apporta una modifica il certificato perderà tutto il suo valore e la sua utilità.
2.CICLISTICACome già anticipato nel capitolo precedente la scelta della Base è molto importante, la Ciclistica di una moto è una caratteristica che influenza lo stile di guida e l'uso della motocicletta.
Telaio. Il telaio è l'elemento principale e caratterizzante della moto. Tagliare, saldare e modificare in qualsiasi altro modo il telaio è una pratica abituale nel mondo della customizzazioni. Attenzione però alle modifiche sostanziali dell'assetto, perchè influenzerà eccessivamente lo stile di guida e anche un piccolo errore potrà compromettere la resistenza del telaio con cause che non sto qui ad elencare. Il mio consiglio, a meno che non siete esperti telaisti, è quello di apportare modifiche minime. Per esempio sulla maggior parte delle Guzzi viene tagliata la parte posteriore per accorciare il posteriore, ma come potete notare dalla foto sottostante il telaio viene tagliato nella parte limitrofa e successivamente all'attacco delle sospensioni posteriori, questo fa si che il telaio non subisce notevoli trasferimento di carico e sollecitazioni.
Ruote e Cerchi. Per quanto riguarda i pneumatici la scelta è del tutto riservata al proprietario e al proprio stile di guida, certo sarebbe buffo e poco credibile vedere una Scrambler con pneumatici da supermotard ma vi assicuro che in certi contest ho visto cose peggiori. Per quanto riguarda i Cerchi il mio consiglio è quello di montare cerchi in alluminio a raggi, certo la spesa è elevata ma esteticamente la moto avrà un altro aspetto. L'aspetto da non sottovalutare è la misura dei cerchi, se si decide di utilizzare la moto 7 giorni su 7 conviene montare cerchi della misura riportata sul libretto, altrimenti potete divertirvi montando cerchi con specifiche diverse.
Sospensione Anteriore. Attualmente apportare modifiche sull'avantreno è una pratica abituale, generalmente la modifica più immediata e semplice è quella di sostituire la sospensione anteriore. L’obbiettivo è quello di avere una moto più piatta possibile, nelle foto potete intuire cosa intendo.
Sospensione Posteriore e Forcellone. Per la parte posteriore le modifiche più immediate riguardano la sostituzione degli ammortizzatori posteriori con modelli di gamma superiori. In questo caso la scelta è molto personale e avrete a disposizione un numero esorbitante di alternative. Ovviamente c'è chi apporta modifiche sostanziali e abbastanza rilevanti da far cambiare completamente l'assetto del motociclo. Ma modifiche di questo genere sono riservate a customizer di professione!
Pedane. Generalmente se acquistate una moto da enduro o cross per le pedane non avrete problemi, le originali vanno benissimo. Ovviamente se avete intenzioni di cambiarle siete liberi di scegliere senza limiti, potete sbizzarrirvi. In commercio ne troverete a centinaia, se volete divertirvi potete affidarvi a qualche bravo tornitore e farvi realizzare delle pedane ad hoc e a vostra fantasia! Il materiale più usato è l'alluminio, ma se avete soldi da spendere potere farle anche in ergal.
Impianto Frenante. Bene, ora siamo quasi al termine per il reparto Ciclistica, l'impianto frenante è un organo molto delicato e in questo caso non si ammettono errori. La cosa più semplice è fare un upgrade dell'impianto originale se avete moto anni 70/80/90. Gli impianti montati in quell'epoca non sono per nulla paragonabili a quelli che offre attualmente il mercato. La prima e indispensabile operazione da fare è quella di sostituire i tubi originali con tubi areonautici con raccordi in acciao (sono i più resistenti) oppure in ergal. Se ne trovano di tutti i tipi e adattabili a qualunque tipo di moto con freni idraulici. Successivamente se l'impianto risulta poco affidabile il mio consiglio è quello di montare almeno all'anteriore una pompa freno aggiornata, si trovano a partire da 100 € usate e non. Se ancora non siete soddisfatti potete sostituire il disco o i dischi freno anteriore montando dei modelli forati e di diametro maggiore assieme a delle pinze maggiorate e attuali. In questo caso per alcune moto che hanno avuto poco successo è difficile trovare componenti ad hoc quindi non vi resta che progettare alloggiamenti dedicati. Per l'impianto frenante posteriore, non mi è mai capitato di notare upgrade rilevanti.Manubrio. Se la scelta della base è stata azzeccata, anche il manubrio originale può continuare la sua onorata carriera. Così come per le pedane anche in questo caso trovate centinaia e centinaia di manubri, colorati e non. La scelta, a mio parere, deve ricadere su marchi di punta come Tommaselli.3.Motore e annessi. Qui il discorso diventa molto delicato ed è difficile entrare nel dettaglio, non mi metterò qui ad analizzare ogni componente, sia perchè il discorso diventa molto lungo e sia perchè per la quantità di motori prodotti diventa impossibile descrivere ogni possibile modifica. Questo capitolo tratterà solo le moto anni 70/80/90 e successive con elettronica ancora ridotta al minimo. Per le moto moderne non c'è bisogno di incare cosa bisogna fare, basterà affidarsi a una buona officina che saprà consigliare cosa fare.
Per le moto d'epoca l'elemento abbastanza rilevante è il Gruppo Termico, per alcuni modelli è possibile alesare il cilindro cosicchè l'aumento della cilindrata apporti maggiore coppia e potenza. Successivamente è possibile operare sul gruppo della testata per far aumentare il rapporto di compressione e aumentare a risposta del motore. Un altro elemento su cui si opera è l'albero a cammes modificando la geometria oppure montando uno più performante. L'impianto di alimentazione è altresi importante e sostanzialmente basterà sostituire i carburatori con modelli di diametro maggiore e sostituire l'ingombrante air box con dei tipici cornetti di aspirazione aperti oppure con dei filtri a cono provvisti di elementi filtranti.
Per quanto riguarda la trasmissione non starò qui a scrivere perchè sarebbe troppo dispersivo.
Invece sull'impianto di scarico possiamo discuterne, attualmente si trova di tutto. E' possibile far progettare e realizzare da zero l'impianto di scarico completi di terminali oppure affidarsi ai classici Megaton che ormai si trovano dappertutto. Aziende come Mass e Zard realizzano scarichi da zero e con possibilità di personalizzazione totale.
4.Sovrastrutture e Impianto Elettrico. Qui viene il bello. Le sovrastrutture definiranno lo stile e il carattere della moto, potete mettere in gioco la vostra fantasia e inventarvi tutto quello che vi passa per la mente. Ovviamente lo stile Scrambler così come quello Cafè Racer di per se non ammette fronzoli! La prima regola e forse l'unica è quella di avere una moto Funzionale ed Essenziale. Il minimalismo è alla base di tutto, anche per il painting. Colori semplici, e a mio parere, lasciare l'alluminio o il metallo al naturale è una soluzione bella ed economica! Potete anche prendere in considerazione l’idea di utilizzare le pellicole wrapping. Sconsiglio vivamente di utilizzare painting alla moda come per esempio il camouflage…
Strumentazione e Comandi. Ora siete davvero liberi! La strumentazione e i comandi sono elementi molto soggettivi. Per esempio sulla mia MP1 ho montato i comandi della Cagiva Mito perchè li trovo molto comodi e funzionali. Ovviamente potete mantenere anche i comandi originali e questo vi porterà notevoli vantaggi in quanto non dovrete scervellarvi a modificare l'impianto elettrico. Per il comando del gas vale lo stesso, potete sbizzarrirvi perchè non avete limiti, scegliete senza problemi qualsiasi modello!Per la strumentazione vale lo stesso discorso, a mio parere conviene lasciare solo quello che è davvero utile. Contagiri, contachilometri e le spie più importanti. Se avete un budget illimitato vi consiglio di comprare la strumentazione Motogadget, costa tanto ma il gioco vale la candela.
Sella. Dopo aver scelto il serbatoio potete passare alla scelta della sella. Ispiratevi alle moto anni 70’, selle comode e facilmente realizzabili e adattabili alla vostra base. Attualmente è pieno di sellerie che offrono un catalogo dedicato alle special. Se avete praticità con la vetroresina o con l'alluminio potete realizzarlo anche nel vostro garage. Cercate di non ricadere nella scelta dell’ormai classica sella bassissima a fil di telaio… La scelta della sella è un pò azzardata ma vi assicuro che ho visto special con delle selle davvero particolari.
Cupolino e Faro. Per quanto riguarda il faro anteriore il mio consiglio è quello di montare un classico faro tondo, se di nuova realizzazione ancora meglio perchè i fari d'epoca non generano un fascio luminoso soddisfacente. Invece per il cupolino potete scegliere se montarlo o meno. Se avete una strumentazione ingombrante vi conviene montare un cupolino/portanumero.
Faro Posteriore e Indicatori Direzionali. Abbiamo quasi finito. Faro posteriore, più piccolo possibilie e senza fronzoli, in commercio li trovate senza problemi dipende solo da quanto volete spendere. Potete fissarlo sul telaio. Per quanto riguarda gli indicatori vale la stessa regola. Piccoli e sempici, non vi creeranno problemi e potrete montarli 'dappertutto'.
Un ultimo consiglio che voglio darvi è quello di non improvvisarsi costruttori di Special pensado di venderle il giorno dopo su Subito.it o siti di annunci simili. La Special è una moto molto personale, a meno che voi non siate professionisti del settore vendere una moto special è alquanto difficile. Chi sceglie una special ha gusti molto particolari e nella maggior parte dei casi si sceglie una special proprio per dirvertirsi ad 'inventare' qualcosa.
Bene, il mio post dedicato alla realizzazione di una moto in stile Scrambler termina qui! Se avete notato qualche imprecisione o qualche dimenticanza fatemelo notare lasciando un commento qui sotto! Se invece siete alla ricerca di altre informazioni potete ugualmente contattarmi senza problemi!
Alla prossima! ;-)