Come riconoscere i pidocchi: la mia Mini Guida

Da Debora Cadoni

Ogni periodo dell'anno è critico, ma per chi ha figli che vanno a scuola o all'asilo, aumenta sicuramente la fobia che i pidocchi possano essere presi dai loro bambini, scatta la domanda: come faccio a riconoscere i pidocchi?

Infatti se i pidocchi non si conoscono bene, le paure aumentano: ma i pidocchi saltano da una testa all'altra? I pidocchi possono volare? Ma camminano? Se copro la testa del bambino evito di essere "contagiato"?

La risposta è ovviamente NO, ma... aiuto... le fantasie da panico aumentano e si moltiplicano, generando pensieri e fobie ingiustificate.

Infatti, basta sentire i racconti di chi c'è già passato per capire che in realtà è un problema facilmente risolvibile, basta non farsi prendere dal panico e i pidocchi si faranno riconoscere.

E' importante sottolineare che i pidocchi non sono una malattia, è solo una infestazione di parassiti, che si nutrono del sangue umano e si possono facilmente curare ed eliminare.

Cosa sono i pidocchi

I pidocchi sono minuscoli insetti parassiti che, nel cuoio capelluto umano trovano un posto ottimo per il loro sviluppo; per un approfondimento si può leggere la descrizione dei pidocchi su wikipedia.

Il loro principale e unico nutrimento è il sangue, che succhiano proprio dalla cute, dopo aver fatto una micro puntura. I pidocchi, alimentandosi direttamente dal nostro corpo, se tolti dal loro habitat ottimale e cioè spostati dal cuoio capelluto, vivrebbero soltanto per pochi giorni.

Il pidocchio mediamente vive circa quattro/sei settimane, le femmine, nel periodo di vita, depongono circa trecento uova, le quali si attaccano perfettamente ai capelli grazie ad un liquido emesso in fase di ovulazione.
Il fluido stesso, insieme all'azione della puntura, crea il fastidiosissimo prurito, creando non poco disagio alla persona presa come dimora dal parassita; ricordiamo che chiunque può "prendere" i pidocchi, ma la percentuale maggiore è detenuta dai bambini, proprio per la loro attitudine, durante il gioco, a stare molto vicini con la possibilità di strofinarsi i capelli.

I pidocchi non sono pericolosi, ma può capitare a chiunque di essere aggrediti. Averli in testa non è sicuramente piacevole, motivo per cui è molto importante una seria e attenta azione preventiva in modo da creare un ambiente ostile alla proliferazione dei pidocchi e alle lendini.

Come riconoscere i pidocchi

I pidocchi sono di colore grigiastro e dotati di sei zampette nella zona del capo.

Le loro uova (lendini) sono piccolissime, di forma allungata e di un colore che varia dal bianco sporco al beige. Bisogna, però, prestare particolare attenzione, poichè inizialmente, magari presi dall'ansia nel cercare i pidocchi si possono confondere con le scaglie di forfora, ma soprattutto non è facilissimo individuarli in quanto scappano dalla luce, proprio quando tentiamo di scostare i capelli per cercarli.

I pidocchi si annidano su tutto il cuoio capelluto con maggior prevalenza nelle aree della nuca e intorno alle orecchie, ma soprattutto più vicino alla cute, poichè le larve hanno bisogno di calore per schiudersi.

Quali sono i sintomi della presenza dei pidocchi

Con un po' di attenzione non è difficile rendersi conto della presenza dei pidocchi.
Ovviamente il primo segnale è dato dall' intenso prurito alla testa.
Poi non fatevi ingannare, noterete dei puntini bianchi che ad uno sguardo distratto potrebbero sembrare forfora, ma tirandoli con le dita non tendono minimamente a staccarsi dai capelli.
Noterete inoltre dei piccoli puntini rossi sulla cute della testa, sono le punture dei pidocchi.

Come sono: alcune foto di pidocchi

Come si prendono

E' ormai quasi scontato che la maggior percentuale di trasmissione dei pidocchi avviene fra i bimbi, proprio per la loro attitudine a stare a stretto contatto, molto vicini nei loro giochi quotidiani. Infatti non basta stare vicino ad una persona infestata, ma serve proprio un contatto prolungato e sfregamento.

Con i mesi freddi il problema della pediculosi aumenta, agevolata dagli indumenti utilizzati che ne facilitano la trasmissione delle uova.

E' molto importante, quando avviene in famiglia almeno un caso di pediculosi, di adottare scrupolosamente un trattamento preventivo a tutti i componenti familiari per cercare di ridurre al minimo la possibilità di ulteriori trasmissioni del parassita.

Pediculosi a scuola: non sottovalutare

Come già accennato, la maggior possibilità di prendere i pidocchi c'è l'hanno i bambini, infatti il problema della pediculosi a scuola è ampiamente sentito e sofferto dalle mamme.
Ma si può iniziare, rasserenando la nostra ansia, utilizzando prodotti preventivi molto efficaci, che non fanno altro, sfruttando i loro principi attivi, di creare un odore, percepito dai pidocchi, molto sgradevole, aiutando ad attenuare il rischio di "contagio".

A presto
Debora