Non tutti, questo è vero. Ma il Robben visto e ammirato contro il Messico ai Mondiali si è fatto riconoscere (anche) per i tuffi esibiti sul manto erboso, a più riprese. Nel post partita sono anche arrivate le scuse; quando è troppo è troppo. Neymar – frattura della vertebra a parte – è un altro caso di calciatore interprete della disciplina “diving”: mi lancio a terra, chissà che arbitro fischi. Spesso funziona.
Ebbene, come sarebbe la vita se reagissimo come i calciatori in ufficio, al bar, in casa mentre laviamo i piatti, al supermercato o al ristorante? Il risultato è divertente e, guardando i numeri delle visualizzazioni, è già un successo: vola verso le 3 milioni di views.